Il Centro di Preparazione Olimpica fu inaugurato il 23 novembre del 1955
Ci avviciniamo al settantesimo anniversario del Centro Federale Bruno Zauli, dal quale sono transitati tanti artefici di imprese memorabili dello sport, da Livio Berruti (velocista) a Salvatore Morale (ostacolista), dalla Sara Simeoni (salto in alto) a Giuseppe Gibilisco (salto con l’asta). Formia è una città con tante eccellenze e il Centro di Preparazione Olimpica è certamente una di queste. A pensare questa struttura, così come a promuovere i campi scuola e i Giochi della Gioventù fu Bruno Zauli che, nella storia dell’atletica italiana, divide con Primo Nebiolo il ruolo di dirigente più avveduto e lungimirante. L’intuizione di Zauli fu straordinaria, atta a riprodurre con gli opportuni adattamenti il modello americano dei college cui si guardava nel dopoguerra. Ne uscì fuori un centro del tutto originale e vanto dello sport italiano.
Primo Nebiolo, dirigente sportivo italiano, fu tra i rinnovatori del Centro Bruno Zauli. Tra la fine degli anni Settanta e gli inizi Ottanta, l’Italia visse grandi momenti con Pietro Mennea e Sara Simeoni, entrambi atleti che si allenavano a Formia. Grazie a questo clima e all’iniziativa di Elio Papponetti, formiano verace, fu promosso il celebre meeting della città di Formia. Sara Simeoni più volte definì incantevole il Centro Zauli, ricordando gli allenamenti a calzoncini corti alla vigilia di Natale.
Una vera e propria scuola quella voluta da Bruno Zauli che, tra le altre cose, divenne sindaco di Formia nel 1956. Presidente della Federazione italiana di atletica leggera e segretario generale del CONI, Zauli credeva nel binomio «scuola» e «sport», riuscendo a fonderli con i famosi Campionati studenteschi. Lui volle fortemente creare, e ci riuscì, la «Scuola di atletica leggera» formiana, fucina poi di tanti tecnici e luogo di formazione di studenti-atleti con un suo college. Non solo praticanti dell’atletica ma anche del tennis. Un Centro di allenamento che ha ospitato tutti gli italiani che poi vinsero medaglie olimpiche o che stabilirono primati del mondo. Mennea ha vissuto in questa scuola almeno quindici anni, con una carriera che ha dell’incredibile per un velocista e con cinque partecipazioni alle Olimpiadi.













