Guido Vianello: una notte da leoni a Philadelphia

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Sua la cintura Wbc Continental Americas dei pesi massimi

Non sappiamo come abbia trascorso le ultime ore in attesa del grande incontro con il canadese Alexis Barriere, in una eccitazione intensa o con tranquillità, ma certamente sappiamo che Il gladiatore (così viene chiamato Guido Vianello) ha combattuto come un leone, gettando la scintilla della passione in una folla vogliosa di buon pugilato. Ieri sera, a Philadelphia -sì, la città di Rocky- Guido Vianello ha sconfitto al quinto round Alexis Barriere, dato per favorito perché ancora imbattuto con 12 vittorie e 10 arrivate per ko. Come non pensare a quando l’italoamericano Marciano -il 23 settembre del 1952 e sempre a Filadelfia- batté l’afroamericano Jersey Joe Walcott, per Ko alla tredicesima ripresa, davanti ad un pubblico di 40.000 persone? Italoamericani e afroamericani che condividevano lo stesso spirito, quello di riscattarsi da una vita difficile. Vecchia e romantica boxe ma pure quello di ieri è stato un fantastico incontro. La boxe italiana è viva e Vianello ne è la dimostrazione. Forse non c’è più il grande pubblico di una volta, in Italia, ma lo zoccolo duro che segue la nobile arte è sempre entusiasta.

Primi tre round equilibrati e combattuti con grande vigore. Poi alla quarta ripresa è uscito Il gladiatore, con eccezionali colpi che hanno mandato al tappeto due volte Barriere (una volta è scivolato). Il gong ha salvato il canadese ma per pochissimo tempo: nel quinto round, impeccabile, Guido Vianello, dalla forza smisurata, fa cadere definitivamente con un destro potente Alexis Barriere. Mitico il telecronista americano che urla “Mamma mia!”.

Ora Vianello vuole un grande incontro con Anthony Joshua, inglese di origini nigeriane due volte campione del mondo. Il successo di ieri sera porta il pugile azzurro in un posto di rilievo tra i pesi massimi mondiali. Dopo la sconfitta ai punti ad aprile contro il vicecampione olimpico Richard Torrez questo match rappresentava un punto di svolta per Vianello. Odore pungente di sudore, pesanti allenamenti, scazzottamenti a sacchi e punching ball che hanno dato un risultato straordinario per lo sport italiano.

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Pierluigi Larotonda
Laureato in Economia, ha collaborato col giornale web primaPrato, cronaca, e con Bisenziosette, settimanale carta stampata, occupandosi soprattutto di arte e libri. Ha scritto alcuni articoli culturali su Affari Italiani (2009). Conduce da molti anni il programma culturale Racconti Urbani su Radiocanale7 (arte, letteratura, storie metropolitane). Accanito lettore, tra i suoi libri l'almanacco calcistico NAZIONALI SENZA FILTRO (prefazione dell'osservatore tecnico azzurro del 2006, Giampiero Ceccarelli) e il saggio inchiesta IL DELITTO AMMATURO (presentato in Sala Stampa Camera dei Deputati l'8 novembre 2022 e con prefazione del giornalista Simone Di Meo). Ultimo volume pubblicato: Pali Azzurri, almanacco illustrato dei portieri della Nazionale italiana - prefazione di Giovanni Galli