La Roma nel mito della stella d’argento: cosa dice il regolamento della Coppa Italia

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Da quando la Roma ha conquistato la sua nona Coppa Italia nel 2008, i tifosi giallorossi hanno coltivato un sogno suggestivo: la possibilità di fregiare la maglia con una stella d’argento in caso di decima vittoria del trofeo. Un’ipotesi che, però, non esiste nei regolamenti ufficiali della competizione. La Lega Serie A, infatti, non ha mai codificato un simile riconoscimento e anche i tifosi della Juventus, in precedenza, avevano sollevato la questione. La Vecchia Signora è infatti detentrice di quindici edizioni, l’ultima nel 2024 contro l’Atalanta, e non ha mai ricevuto alcuna applicazione simbolica sulla divisa. Nonostante ciò, l’idea continua ad alimentare le discussioni della tifoseria, che vede nella “stella” un bel riconoscimento.

Il sogno dei tifosi e le ipotesi

Il mito della stella d’argento rimane dunque per ora pura suggestione. Difficilmente, comunque, il sogno potrebbe avverarsi in questa stagione. La Roma si trova infatti nella metà di tabellone occupata da Inter e Napoli, che potrebbe incrociare rispettivamente ai quarti e in semifinale. Insieme alla Juventus, nerazzurri e partenopei sono palesemente favoriti nelle quote relative alla Coppa Italia, che vedono però la Roma avvantaggiata sulla Lazio. Un eventuale incontro tra lupacchiotti e aquilotti potrebbe avvenire solo in finale, il che riporta facilmente alla mente i ricordi dell’edizione del 2013, conquistata dai biancocelesti. C’è da dire però che nel corso degli anni si sono rincorse alcune voci di stampa su eventuali proposte informali che hanno ipotizzato l’introduzione di un riconoscimento simbolico per la Coppa Italia. Altrettante suggestioni e nessuna proposta sul tavolo della Lega, con alcuni giornalisti che hanno suggerito un distintivo argentato da applicare sulla maglia delle squadre vincitrici di dieci edizioni, un po’ come la stella d’oro per i campionati. È capitato anche che la questione arrivasse in FIGC, seppur in maniera non ufficiale, ma nessuna di queste idee ha mai trovato concreta applicazione normativa, lasciando la “stella d’argento” confinata nel campo delle fantasie tifose e delle suggestioni giornalistiche. Andando a fare un confronto con altri campionati europei si vede però che l’Italia non è un unicum su questo argomento. In Germania, ad esempio, la DFB prevede l’applicazione di stelle sulla maglia solo per i titoli di campionato vinti in Bundesliga ma non per la coppa nazionale. E lo stesso accade in Spagna, dove la vittoria multipla della Copa del Rey non conferisce simboli aggiuntivi, a differenza dei riconoscimenti riservati al numero di Liga vinte. Anche nel resto d’Europa quindi la Coppa nazionale è celebrata attraverso l’albo d’oro e i trofei esposti in bacheca ma senza particolari riconoscimenti sulla divisa di gioco.

La stella d’oro in campionato

Interessante ricordare quando è nata in Italia la stella d’oro per chi vince 10 campionati. Questo riconoscimento da applicare sulla maglia da gioco, viene introdotto nel 1958 su proposto dell’allora presidente della FIGC, Ottorino Barassi. Da allora ogni club che conquista dieci titoli nazionali ottiene il diritto di cucire una stella dorata sulla maglia. La Juventus, prima a raggiungere quota dieci scudetti, ha aperto la tradizione seguita poi da Inter e Milan.