Tolleranza zero contro i rifiuti lanciati dai veicoli: BASTA UNA PROVA. la linea dura anche nel Golfo di Gaeta

La nuova legge prevede che ogni immagine chiara della targa, ripresa da sistemi pubblici o privati, diventi prova legale.

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Tolleranza zero contro i rifiuti lanciati dai veicoli: BASTA UNA PROVA. la linea dura anche nel Golfo di Gaeta – Dal 9 agosto 2025 in vigore il decreto anti-inciviltà: telecamere sentinella, multe fino a 18.000 euro, sospensione patente e carcere. Nel Golfo, dove le strade costiere e i corsi d’acqua soffrono già l’assedio dell’immondizia, la norma potrebbe essere decisiva.
Non sarà più necessario cogliere sul fatto chi getta rifiuti dal finestrino: da oggi, basta la targa ripresa da una telecamera per far scattare la sanzione. Con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 116, l’Italia introduce una delle misure più dure in Europa contro chi inquina dalla propria auto. Nel Golfo di Gaeta, il provvedimento arriva in un momento cruciale: negli ultimi anni, associazioni e comitati locali hanno denunciato il degrado di aree sensibili come la Riviera di Ulisse, il litorale di Serapo e le sponde del Garigliano, dove rifiuti abbandonati finiscono direttamente in mare o nei torrenti, alimentando l’inquinamento delle acque e il fenomeno delle microplastiche.

La bellezza del Golfo è anche la sua vulnerabilità. Strade costiere ad alto traffico, come la Flacca, sono spesso costellate di mozziconi, bottiglie e sacchetti lanciati dai veicoli in corsa. Il rischio non è solo estetico: la presenza di rifiuti vicino a scogliere e piste ciclabili espone pedoni, ciclisti e motociclisti a potenziali incidenti.
La nuova legge prevede che ogni immagine chiara della targa, ripresa da sistemi pubblici o privati, diventi prova legale. Nel Golfo, ciò significa che i sistemi di videosorveglianza comunali, già installati in punti strategici come i varchi di ingresso alla città di Gaeta o presso il porto commerciale, potranno essere usati anche per questo tipo di infrazione.
Le sanzioni:

  • Mozziconi e cartacce: fino a 1.188 euro
  • Bottiglie e sacchetti: da 1.500 a 18.000 euro
  • Zone protette (come il Parco di Monte Orlando o le Dune di Gianola): carcere fino a sette
    anni
  • Rifiuti pericolosi: reclusione fino a 5 anni, estendibile a 6 in caso di dolo

Nel Golfo di Gaeta, dove turismo e ambiente sono indissolubilmente legati, la norma può rappresentare un punto di svolta. Colpire chi sporca significa anche proteggere il mare da cui dipende gran parte dell’economia locale e migliorare la qualità della vita di residenti e visitatori.

«Se applicata con rigore – spiegano i volontari del coordinamento “Spiagge Pulite” – questa legge potrebbe ridurre drasticamente il problema dei rifiuti in strada e sulle spiagge. Ma serve anche un lavoro educativo nelle scuole e campagne di sensibilizzazione».
Il governo lo ha detto chiaramente: chi inquina, paga. E tanto. Nel Golfo di Gaeta, dove i rifiuti non sono solo un problema estetico ma un pericolo per la biodiversità marina, questa può essere la risposta che mancava. Ogni telecamera, ogni segnalazione, ogni multa diventa parte di un obiettivo più grande: difendere un patrimonio naturale che non possiamo permetterci di perdere.

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Stefania Maria Giulia Di Benedetto
Stefania Maria Giulia Di Benedetto nasce a Fondi, dove vive attualmente. Fin da bambina nutre una profonda passione per l'arte, la storia, la scrittura e la letteratura. Ha sempre scritto diari, un modo per preservare ciò che altrimenti sarebbe stato dimenticato. Ogni piccolo ricordo si trasformava in una storia, che, forse per gioco, assumeva spesso una forma letteraria. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma e ottiene l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Roma. Nonostante il suo percorso giuridico, la sua passione per la comunicazione l'ha sempre accompagnata. Stefania è ideatrice e amministratrice della pagina Facebook "Misteri Pontini fin sui Monti Aurunci, Ausoni e Lepini", che cura anche come editrice. Dal 2022, collabora con l'Associazione Pro Loco Fondi Aps, dove ricopre il ruolo di segretario e direttore, gestendo i profili social dell'associazione e collaborando nella organizzazione di eventi e manifestazioni. Studiosa indipendente appassionata di ricerca storica. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio di fonti d’archivio, cronache locali e testimonianze documentarie, sviluppando progetti di ricerca originali e contribuendo alla divulgazione storica attraverso articoli, conferenze e incontri pubblici. Ha collaborato in qualità di referente al progetto editoriale "Italian Ghost Story" ed è coautrice del libro “I fantasmi di Fondi”. È autrice del testo teatrale “Giulia Gonzaga, la contessa di Fondi: tra amori, intrighi e rivalità” e dei libri "Il bassorilievo di via P. Giannone a Fondi: un'ipotesi dionisiaca, tra mito antico e devozione popolare"; "Le reliquie del santi fondani. Con accenno storico alla reliquia eccellente di San Tommaso d'Aquino a Fondi" .