Un affresco sulla facciata della chiesa degli Scalzi, all’interno dello storico borgo, è apparso dal 3 novembre scorso. La splendida immagina mariana, di Maria santissima con il bambino, non è  una proiezione artistica qualsiasi. La riproduzione sulla parete della chiesa, rappresenta fedelmente il quadro custodito nella cappella della congrega di Santa Maria di Porto Salvo.

Situata nell’omonimo quartiere, originariamente abitato prevalentemente da pescatori, è anche detta degli Scalzi poiché era anticamente tenuta dai frati agostiniani scalzi.

La chiesa venne costruita su progetto di Dionisio Lazzari nel XVII secolo ed è in stile barocco. Il suo interno, dominato dal colore celeste delle pareti, è a navata unica con cappelle laterali; alle spalle del pregevole altare maggiore in marmi policromi, all’interno di una nicchia con elaborata cornice marmorea, vi è la venerata statua processionale della Madonna di Porto Salvo; annesso alla chiesa è l’oratorio detto della Congrega dei Pescatori, con pavimento in maioliche policrome, altare marmoreo e decorazione in stucco sulle pareti e sulla volta.

Tra le festività religiose, quella della di Porto Salvo è forse quella più sentita dai cittadini di Gaeta, dal 1929. La tradizione infatti racconta che la tavola de “La Madonna Noste”, la madonna nostra in dialetto gaetano, è stata commissionata dai pescatori per un voto fatto proprio alla Madonna di Porto Salvo ed è tornata nella sua cappella votiva solo nell’agosto 2014.

L’amministrazione l’aveva infatti fatta prelevare dalla chiesa per metterla in mostra all’interno del museo civico. In occasione della festa della Madonna di Porto Salvo del 2014, il sindaco Cosmo Mitrano, al suo primo mandato, decide di riconsegnare il dipinto alla chiesa, tornando così ad essere venerata dalla comunità parrocchiale di Santi Cosma e Damiano: “Per dare la possibilità a tutti i devoti della Madonna di porto salvo e per quello che fa la madonna nostra per tutti noi, abbiamo pensato di restituirla a quella che è la parrocchia originaria. Questo quadro è anche un quadro della natività e da oggi ritorna nella sua sede originaria”.

Alle parole del sindaco si sono unite quelle dell’arcivescovo Luigi Vari, che definì il gesto generoso e ringraziando il Mitrano per la sua “delicatezza di animo”.

Oggi si ha la possibilità di ammirare la bellezza delle pennellate all’interno della chiesa, ma anche sulla facciata anteriore della chiesa Santi Cosma e Damiano.