Un felice documentario per far conoscere le sue bellezze

Puntuale come da palinsesto alle 14.20 di oggi domenica 31 maggio l’emittente televisiva della CEI su canale 28 TV2000 ha mandato in onda un documentario interamente dedicato al territorio comunale di Minturno. Si tratta di un itinerario settimanale di mezz’ora nella storia, nell’arte e nelle tradizioni del Bel Paese. In ogni puntata sono protagonisti il borgo, le parole vive della gente, il dialetto, la chiesa, il comune, il volontariato, la natura, i sapori, insomma l’autenticità dei piccoli borghi italiani. Un viaggio sul territorio con lo sguardo rivolto alle persone, all’ambiente e al folklore. Borghi d’Italia, giunto alla decima serie, nasce con questa ambizione: presentare al telespettatore “la verità” dei nostri paesaggi, depositari di una storia millenaria intrisa di cultura e spiritualità. Da questa stagione, periodicamente, in evidenza anche i capoluoghi italiani.

Mario Placidini


Il motto è sempre lo stesso: “I borghi d’Italia vanno guardati non solo con gli occhi, ma anche con il cuore”. Da giugno 2018 Borghi d’Italia, con apposito doppiaggio, è in onda in Cina. Scritto e condotto da Mario Placidini va in onda di sabato e domenica. È possibile ascoltare il promo in onda sulle frequenze di inBlu Radio. Il conduttore Mario Placidini è nato a Gerano (Roma) il 4 dicembre 1965, è giornalista pubblicista dal 1995. Inizia collaborando con le redazioni di quotidiani ed emittenti locali, tra cui Momento Sera, Italia Sera e Rete Oro. Per Telelazio-Rete Blu cura poi diversi programmi occupandosi di sport, arte e teatro ma anche di società ed economia. Con la trasmissione Borghi Medievali riceve nel 2005 il premio “Bruno Vailati”. Menzione speciale anche per Socializzando nell’ambito del premio giornalistico nazionale “Natale Ucsi 2006”. Nel 2016 gli sono stati assegnati i premi “I Love Ischia” e “Personalità Europea”. Dal 2010 cura e conduce il programma Borghi d’Italia. Sposato e papà di Giorgia.

Antonio Lepone durante la trasmissione
Don Cristoforo Adriano

La puntata completamente dedicata a Minturno ha visto sei interventi, cronologicamente: il sindaco Gerardo Stefanelli, il parroco di San Pietro Apostolo e vicario foraneo don Cristoforo Adriano, il funzionario del Comune Antonio Lepone, esperto del settore, il funzionario della Soprintendenza Archeologica Giovanna Rita Bellini.

Giovanna Rita Bellini (per gentile concessione di Enrico Duratorre, addetto stampa del Comune di Itri)

Gioacchino Sessa, detto Joe, titolare del Ristorante La Concordia di Scauri fondato nel lontano 1949, con il suo chef Alberto Gargiulo, ha presentato i piatti caratteristici della gastronomia locale. Profondamente accattivanti e gustosi. Coinvolgente il dolce realizzato dallo chef: Tiraciorum (sulla falsariga del Tiramisù, composto da Tira appunto – Cio per cioccolato e rum, come liquore. Infine il parroco di San Biagio in Marina di Minturno Don Maurizio Di Rienzo, anche direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali.

Joe Sessa a destra, nel suo locale

Il documentario è estremamente interessante anche perché le riprese scorrono veloci, la trama non è appesantita dalle spiegazioni pignole di ogni luogo e monumento, ma ha la sua forza nelle immagini. I luoghi parlano da soli della loro storia e della loro bellezza. Il primo cittadino è stato spigliato ed è entrato perfettamente nel ruolo di cicerone della sua città, padrone della telecamera. Tutti adeguati al ruolo affidato loro, Si vede anche nella scenografia e nella scelta e presentazione dei luoghi la mano del funzionario comunale Antonio Lepone, un innamorato della sua terra. Solo da parte di qualcuno delle imprecisioni storiche in termini cronologici, nei che rileva solo un orecchio attento e preparato. E quel saluto popolano affidato ad un’anziana signora non mi è piaciuto, sembrava da sagra di paese dell’Alta Ciociaria. Minturno è proiettata a pieno titolo nel terzo millennio. Voto: 9+.