Nel mese in cui ricorre l’anniversario della strage di Bagnara di Romagna e della morte del brigadiere Luigi Chianese, 111 biglie d’acciaio, il romanzo a lui dedicato, scritto da Daniele Amitrano e Marco Conte, e pubblicato da 13Lab Editore, ha conquistato i cuori dei lettori, andando in ristampa per la terza volta a meno di un mese dall’uscita.

Era proprio novembre quando, nel 1988, 111 biglie d’acciaio segnarono fatalmente l’Italia. Attraverso documenti, interviste e la collaborazione con Marco Conte, Daniele Amitrano ha riletto e romanzato uno dei più grandi misteri irrisolti della Storia contemporanea. Il racconto ruota intorno ai cardini dell’emotività: saranno, infatti, i ricordi di una delle famiglie coinvolte in questo episodio a ricostruirne le dinamiche, in parte e in forma di flashback. Gli autori si chiedono perché non sia stata fatta ancora luce su quelle vicende e, soprattutto, che cosa successe davvero in quella stanza della Caserma dei Carabinieri di Bagnara.

Tra verità taciute, sospetti e tradimenti, vengono messi in scena quegli avvenimenti che, collegati con un filo rosso alla ‘ndrangheta e alla collusione di alcuni esponenti delle Istituzioni, scossero il paesino romagnolo. Amitrano lascia l’amaro in bocca, a testimonianza del vuoto che il dramma ha aperto sia nell’anima di chi lo ha vissuto, sia in quanti lottano sempre strenuamente alla ricerca della Verità, anche la più torbida e dolorosa. Perché l’opinione pubblica non dimentica in fretta e, soprattutto, perché certe morti raccontano più di tante vite.

Daniele Amitrano, così come Marco Conte, vive a Minturno (LT). Dell’autore si ricordano le vittorie dei premi letterari “Canto e Disincanto”, nel 2006; “Il volo di Pegaso”, nel 2009; “Baia di Monte d’Oro”, nel 2015. Ha pubblicato, presso 13Lab Editore, Figli dello stesso fango (2016); La bambina che urlava nel silenzio. Un’indagine dell’ispettore Lorenzi (2018); seguiti dall’antologia Pil. Parole in libertà (2019) che comprende versi, aforismi e poesie.