“Offerta sanitaria e rete territoriale nella provincia di Latina, in campo restano solo le rassicurazioni, mancate, e le promesse disattese da parte della Regione Lazio e della Asl di Latina che alle azioni concrete continuano a preferire la politica degli annunci.

A confermarlo, ma è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo, la mancata attivazione della Casa della salute nel Comune di Sabaudia. Un progetto rimasto sospeso con una sottrazione di servizi e riferimenti per i cittadini che attendevano la realizzazione di questo presidio fondamentale nell’erogazione di servizi territoriali in un’area che ne è sfornita.

La chiusura dei Punti di primo intervento, la trasformazione di queste strutture in Presidi di assistenza territoriale, non ha fatto altro, che acuire disagi e disservizi a carico delle nostre comunità. In tale contesto non posso che condividere l’analisi e il disappunto di Franco Brugnola, che da anni con il Comitato per la difesa del Punto di Primo Intervento di Sabaudia sta conducendo una battaglia quotidiana e costante per colmare questo gap in termini di assistenza, sulla mancata apertura della Casa della salute di Sabaudia prevista dal piano regionale di rientro 2019-2021 entro il 31 dicembre 2020.

Tutti i passaggi formali, compreso lo stanziamento pari a 582.528,10 euro destinati dalla Regione Lazio alla Asl di Latina, che a sua volta aveva affidato l’incarico per la progettazione destinata all’attivazione di una Casa della Salute a Sabaudia sono stati compiuti, ma i lavori sono rimasti come color che son sospesi. Purtroppo la fotografia non cambia se ci spostiamo a Cisterna, a Cori, a Minturno private dei Punti di primo intervento che ricoprivano a livello territoriale una funzione importante per le comunità.

Non cambia se pensiamo ai tanti annunci fatti sul taglio delle liste di attesa, e ai relativi piani, che si sono rivelati al pari del canto delle sirene. Da tempo chiediamo la rimodulazione della rete territoriale che, come dimostrato dall’emergenza in corso, avrebbe, se messa a regime, potuto svolgere un ruolo determinante per la risoluzione delle criticità in essere a causa dell’assenza in provincia di Latina di una cerniera tra l’ospedale e la gestione della emergenza, tra accesso alle cure e prestazioni ai cittadini.

Purtroppo chi governa la Regione Lazio e gestisce, pro tempore per fortuna, la Asl di Latina è rimasto sordo non ai nostri appelli ma rispetto alle richieste di parità di accesso, prestazioni e rispetto del diritto alla cura di intere comunità. Per fare chiarezza su questo ennesimo impegno mancato ho inviato una nota al presidente della regione Zingaretti, all’assessore regionale alla sanità, D’Amato e al direttore della Asl di Latina Casati, chiedendo non solo le ragioni ma soprattutto che qualsiasi ostacolo sia con rapidità superato per dare alle comunità che rappresentiamo risposte certe e servizi efficienti”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Lazio e presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone