Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia, abbia il buongusto di tacere e rispetti i dati scientifici sul covid-19.

In un’intervista all’Eco di Bergamo ha proposto di cominciare le somministrazioni prima per i lavoratori, mentre la strategia nazionale prevede che la priorità – dopo gli over 80 – vada alle persone estremamente vulnerabili e poi agli ultra 70enni.

I dati scientifici spiegano il perché: solo l’1,1% dei morti ha meno di 50 anni e solo il 3,1% non aveva altre patologie. Vibranti le critiche dagli scienziati. Guido Bertolaso compirà 71 anni il 20 marzo prossimo ma la sua esistenza è quella di un previlegiato.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha 73 anni (un anno in più di chi scrive) e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella 79 anni.

Bertolaso ha goduto sempre di una corsia previlegiata, non dimentichiamo le polemiche legate ai centri benessere da lui frequentati.

La Gran Bretagna ha deciso da tempo di vaccinare subito tutti gli over 60 anni, la Polonia ha disposto che tutti gli over 60 abbiano dalle ore 10.00 alle ore 12.00 di ogni giorno una corsia preferenziale. Uffici pubblici, farmacie e supermercati riservati soltanto per loro per evitare che siano contagiati dai giovani ed ecco che di contro Bertolaso ha deciso utile di preservare al contrario.

Ma sa che senza gli anziani il sistema assistenza famiglia, il mondo del volontariato sociale e il sistema economico salterebbero?

Una domanda formulata sommessamente: Mattarella, Draghi e Bertolaso si vaccineranno per ultimi?

Le foto sui media descrivono un altro scenario. Come è bello parlare. Qualcuno consiglia di attivare prima il cervello.