EUPORIA L’UNICA SANTA NATA NELLA NOSTRA DIOCESI, IL VESCOVO VARI SOSTIENE L’OPERAZIONE CONOSCENZA

La comunità di Minturno conosce da sempre due sante, vergini e martiri, Albina e Riparata, entrambe martirizzate sotto l’imperatore Decio. La prima riposa sotto l’altare maggiore della Cattedrale di Gaeta, tranne il capo che è custodito con grande devozione nella chiesa a lei dedicata a Scauri. La seconda, invece, da tempo riposa in una chiesa per lei innalzata a Teano. Entrambe originarie della città romana di Cesarea. Ma quasi tutti ignorano che la città romana di Minturnae ha dato i natali ad Euporia, martirizzata nella città di Gaeta. Ancora oggi è l’unico santo nato nella nostra diocesi. Al momento del suo sacrificio era imperatore Domiziano, che fu il secondo persecutore dei cristiani, emulando Nerone; durante il suo regno si registra una recrudescenza delle persecuzioni dei cristiani.

Domiziano era legato al territorio circostante a Minturnae, aveva fatto costruire la via che porta il suo nome, la Via Domiziana, che si raccorda alla via Appia all’altezza di un’altra città, Sinuessa, (l’attuale Mondragone), dove all’ingresso vi era un arco trionfale a lui dedicato.

Euporia nell’anno 95 accorre a Ponza per sostenere la sua cara amica Flavia Domitilla, al confino con i suoi segretari Nereo e Achilleo, la nutrice Teodora ed Eufrosina, uniti tutti in un solo vincolo di fede che non li faceva indugiare dinanzi alla possibilità di essere sottoposti al martirio.

Quell’anno 95 la primavera era particolarmente dolce e quella piccola comunità di cristiani visse in comunione fraterna anche la Pasqua del Signore, dopo di che il 7 maggio tutti subirono il martirio a Terracina, il 16 maggio a Gaeta sarà il dies natalis di Euporia. Tristemente la devozione a Santa Euporia V.M. non prese piede a Minturno, sua città natale, ma a Gaeta; in un documento dell’anno 918 è ricordato un altare di Santa Eupuria nel Duomo, nel settembre 978 un altro all’esterno donazione del duca Marino a Pietro sacerdote e monaco eremita. Al tempo di Giovanni patrizio imperiale, essendo Vescovo di Gaeta Bono, il corpo della santa fu ritrovato. Negli atti dei Martiri al 16 maggio 960, festività della santa, è scritto di uno straordinario prodigio.

Nel mare di Gaeta le acque, salse per loro natura, d’improvviso in un luogo furono rinvenute dolci, e non vi fu chi non corresse ad attingerne in fretta molti secchi. Il corpo della Santa Vergine riposa ora sotto l’altare del Succorpo della nostra Cattedrale; in urna assieme a quelli dei santi Casto e Secondino. Giacinto Brandi ha raffigurato sulla volta le sante Albina ed Euporia.

Una sua statua e un pastorale, entrambi in argento, sono stati fusi per ricavarne monete d’argento. Il calendario Frate Indovino, edizione anno 1975, annota al 7 maggio: «Santa Eupuria da Gaeta». L’obiettivo è che la popolazione minturnese la conosca ed impari ad amarla, ricordandola ogni anno il 16 maggio; il vescovo Luigi Vari sostiene tale operazione conoscenza.