“Il 1° gennaio 2020 il PPI di Gaeta così come gli altri esistenti nella provincia di Latina, sono stati trasformati in PAT (punti di assistenza territoriale) in assenza assoluta di informazione  da parte del primo cittadino che a parole, alcuni mesi fa, in un dibattito pubblico sul tema, ha sostenuto con forza la difesa della salute e la salvaguardia del presidio di emergenza presso l’ex ospedale Di Liegro.
Mentre censuriamo la mancanza di sensibilità da parte del Sindaco per l’omissione di informazione per un tema così delicato che riguarda la salute dei cittadini, non possiamo esimerci da “evidenziare” anche la scarsa attenzione al problema da parte dei consiglieri tutti che avrebbero dovuto incalzare il Sindaco a farsi parte attiva e a condividere con gli altri Sindaci della provincia azioni anche legali a difesa dei PPI.
Duole constatare che alcuni risultati si sono ottenuti grazie all’impegno di altri comuni e comitati che hanno manifestato davanti alle sedi istituzionali e difeso con forza i presidi territoriali.
Per memoria se il decreto 303/ 2019 che prevedeva  la sola trasformazione dei PPI  in PAT   è  stato sostituito  dal decreto 469/2019 anche e soprattutto  perché è  stato espedito il ricorso al Tar di Roma  che il 2 dicembre ha emesso la sentenza che dava ragione ai ricorrenti.
Pertanto le nuove strutture(PAT) assicureranno il servizio in continuità con le funzioni precedentemente svolte dai PPI nel rispetto del decreto n° 469.
Ultimo atto della complessa vicenda la delibera del 31 dicembre /2019 della Asl di Latina sull’attivazione dei PAT che ignora la sentenza del Tar del 2 dicembre scorso con cui si è  preso atto che il decreto 303 è stato annullato e quindi la Asl deve modificare i suoi atti anche precedenti secondo lo spirito della sentenza.
La situazione va monitorata perché ci sono tante criticità che devono essere sanate.
Comunque da notizie assunte ad oggi la confusione regna sovrana perché i cittadini non sanno nulla del cambiamento e il personale non ha ricevuto alcuna comunicazione formale su come funzionerà il servizio e da chi dipenderà con grave nocumento per i cittadini.
C’e un antico detto che afferma che chi va piano va sano e va lontano che si addice molto alla complessa vicenda su esposta. Non è mai tardi per discutere in un assise pubblica delle problematiche che interessano la salute dei cittadini e le nostre riflessioni hanno proprio questo obiettivo perché la città e un bene comune”.
Comitato per la difesa del Punto di Primo Intervento Gaeta