La professoressa Lictner della Asl di Latina sul punto fa chiarezza: “Sfatiamo un
altro falso mito, il tampone antigenico o molecolare che tutti vogliono assicurarsi prima della
vigilia di Natale, fotografa la situazione di quel momento ma non ci assicura una patente di
‘sanità’ per così dire. Abbiamo già visto questa estate che effettuare il test prima di partire,
è stato inutile e ingannatorio. Chi è negativo si sente libero di non rispettare il
distanziamento, di non usare la mascherina e questo può essere molto pericoloso. Il
tampone è uno strumento invece che deve servire per fare diagnosi per chi sta male o per
controllare eventuali focolai. Non bisogna ingolfare il sistema solo per avere ‘una patente di
non contagiosità’ perché questo si tradurrebbe in una pratica doppiamente irresponsabile
che da una parte non ci rende più sicure nelle riunioni familiari e dall’altra stressa un sistema
sanitario già oberato”.


“In molti hanno atteso l’approvazione del ‘Decreto Natale’ ma dobbiamo essere noi cittadini
liberi di scegliere di proteggerci cercando perciò di ostacolare la diffusione dell’epidemia.
Dopo mesi di pandemia, è comprensibile, siamo tutti stanchi e c’è il grande bisogno di stare
con la propria famiglia, con i propri amici, di abbracciarsi ma la cosa giusta è preservare i
nostri cari non solo gli anziani che sono la categoria più fragile ma anche gli over 50 e in
generale tutti”.


“Il momento più rischioso è proprio stare attorno ad uno stesso tavolo e mangiare, senza
mascherina ovviamente, o altri momenti di convivialità. Scegliamo invece di scambiarci gli
auguri tra pochi familiari stretti e ricordiamoci di usare correttamente la mascherina. Se cosi
faremo riusciremo a ridurre i contagi e ad arrivare presto a poter utilizzare il vaccino cosi da
sconfiggere questa terribile epidemia”, ha sottolineato in conclusione Miriam Lictner