Il Sindaco di Itri Antonio Fargiorgio

Il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio comunica: “Il dato che ci restituisce il bollettino della ASL di oggi non è certo di quelli che possano far piacere. Ben 12 nuovi casi che, per la verità, si ricollegano a dei contagi precedentemente sviluppatisi in sede familiare.Le persone colpite erano da giorni in isolamento domiciliare, in quanto appartenenti a nuclei in cui si era già registrata una positività, il che aveva indotto le Autorità sanitarie ad effettuare i necessari controlli ed a disporne appunto la quarantena.

Salgono quindi complessivamente a 51 le persone residenti ad Itri, che attualmente risultano positive al Covid19; tuttavia, per almeno 5 di esse, parliamo di una positività accertata da circa due mesi, per le quali la piattaforma ASL non contiene un aggiornamento recente, per cui potrebbero essersi nel frattempo anche negativizzate. Tuttavia, in assenza di comunicazioni specifiche, esse vanno ancora considerate nel novero dei positivi. Nei 51 casi sono ricompresi anche altri 6 casi che mi sono stati segnalati da poco e che troveremo nel bollettino di domani e che fanno anch’essi riferimento a contagi in ambito familiare. Come ben sapete, è partita la campagna di vaccinazione ma, nel tempo che necessiterà perché essa possa raggiungere una grossa percentuale della popolazione, abbiamo tutti, ancora e sempre, il dovere di rispettare le regole. Utilizziamo le mascherine, evitiamo gli assembramenti osservando il distanziamento interpersonale e laviamo frequentemente le mani.

Soprattutto, osserviamo scrupolosamente le norme che impongono stili e comportamenti di vita che, in questo particolare momento storico, appaiono sicuramente come quelli più funzionali ed utili nella lotta di contenimento e contrasto alla diffusione del Covid19.Qualche giorno fa ho comunicato all’equipe dei medici di base, che sta svolgendo il servizio dei tamponi presso il Museo del brigantaggio, la volontà e la disponibilità dell’Amministrazione comunale di mettere a disposizione propri spazi e strutture dove poter in piena sicurezza procedere ad effettuare le vaccinazioni. Se le norme sanitarie e soprattutto le direttive delle competenti Autorità lo consentiranno, ritengo sia questo il modo migliore per monitorare il buon esito della campagna vaccinale e per avere numeri aggiornati ed oggettivi in questa nostra, comune lotta contro la pandemia. Nel frattempo, manteniamo alta l’attenzione; abbassare la guardia è un lusso che, oggi, nessuno di noi può permettersi.”