In un precedente articolo parlando di dati statistici di contagio da covid-19 usai volutamente il termine “conquista” e vi fu un solerte nostro lettore che aprì un dibattito su Facebook sull’uso opportuno o meno di tale termine.

In suo onore lo uso volutamente una seconda volta poiché mi risulta difficile credere che non si colga il tono sarcastico del termine, l’humour britannico, l’ironia.

E’ stato scritto: “ciò che reclamo è vivere la piena contraddizione del mio tempo, che mai così bene ha reso al sarcasmo la condizione della verità”.

Vi ricordate quando vi furono i primi contagi? Come fu crocifissa l’infermiera traettese proveniente da Cremona?

Vi furono coloro che sentirono il dovere di scrivere su Facebook che non l’avevano incontrata prima del suo ricovero.

Poi il titolare di una palestra che dichiarò pubblicamente di essere stato contagiato e – una volta guarito – intervistato dalla RAI ringraziò il dirigente medico ASL Romolo Del Balzo per la sua premurosa assistenza.

Poi qualcun altro si dichiarò pubblicamente per avvisare i contatti degli ultimi giorni, ricevendo il plauso e gli auguri di pronta guarigione del sindaco Gerardo Stefanelli.

Poi il silenzio, abbiamo conquistato un triste e preoccupante primato di 500 contagiati senza che nessuno si dichiarasse più alla collettività nel timore di essere emarginato lui e tutti i suoi familiari conviventi.

Cinquecento su 18.000 abitanti significa che, praticamente, ogni nucleo familiare ha subito tale triste e pericolosa esperienza.

Il cellulare di Romolo Del Balzo brucia per le innumerevoli telefonate che riceve quotidianamente e lui non si sottrae mai al contatto, distribuendo assistenza e consigli.

Anche il Comune ha subito il contagio, tra i suoi dipendenti. E parimenti una Casa di Riposo prossima al Lungomare.

Cinquecento sono tanti, non ci resta che dimostrarci solidali tra di noi ed usare l’unica arma a nostra disposizione per ora: la prudenza e la prevenzione, in attesa delle vaccinazioni.