Trasporto pubblico locale e Acquacoltura. Sono stati questi i temi che hanno dominato il Consiglio comunale del 18 giugno, presieduto dal presidente dell`assisse Pasquale Di Gabriele. 

Sul primo dei due punti è stato votato a favore lo schema di Convenzione per le gestione del rapporto associato con i Comuni di Gaeta, che peraltro ha giá deliberato a favore, e del Comune di Minturno che deciderà a breve, sulla gestione congiunta del trasporto locale. Di fatto, come auspicato del resto dalla Regione Lazio, l`obiettivo in campo è quello di centrare un`economia di scala, con contenimento globale dei costi, un servizio ottimale, e un appalto con i cugini limitrofi. 

Più ampia la discussione sull`Acquacoltura. Atteso l`intervento dell`assessore regionale Enrica Onorati, il presidente Di Gabriele ha dato lettura della missiva della Onorati che, scusandosi per l`assenza, limitata dalla presenza del Consigliere regionale del PD, Salvatore La Penna, intervenuto anche esso in assise, ha espresso gli interventi in campo dell`amministrazione regionale. 

Dal tenore degli interventi succedutisi, è emersa una decisa insoddisfazione per le iniziative in campo per l`attuazione della istituzione dell`Area Sensibile nel Golfo di Gaeta. La presenza degli impianti e l`implementazione della delibera del 2010 il Consiglio comunale è pronto a dare lotta. 

Cosí come Lega Formia, sugli scudi. Registriamo l`intervento congiunto del Capogruppo Antonio Di Rocco e il consigliere Nicola Riccardelli:  

“È davvero incredibile la situazione in cui ci siamo trovati in Consiglio Comunale sul tema dello spostamento degli impianti di acquacoltura. Abbiamo dovuto prendere atto di essere tornati indietro di ben 10 anni sacrificando tutto il lavoro che le precedenti amministrazioni, gli operatori economici della spiaggia di Vindicio e semplici cittadini avevano fatto per arrivare ad un punto, l’unico possibile: spostare tutti gli impianti off shore e ridare alla nostra città la possibilità di decidere il da farsi sul proprio specchio acqueo!

La motivazione della presenza della Regione Lazio in Consiglio Comunale era importante per capire, dopo 6 anni di Giunte Zingaretti, che cosa si volesse fare sul punto e soprattutto le motivazioni (ammesso che ce ne siano) per le quali la Regione Lazio titolare delle concessioni a mare non rispetti:

la Legge Regionale in materia di pesca ed acquacoltura n. 4 del 10.03.2008, il Regolamento Regionale “Disposizioni attuative relative agli impianti di acquacoltura marina in siti costieri riparati” n. 13 del 04.08.2009, la Delibera di Giunta Regionale “Designazione dell’area sensibile del Golfo di Gaeta” n.116 del 2010.

Tutte queste leggi, regolamenti e delibere attualmente vigenti dicono in maniera chiara che gli impianti di acquacoltura dovevano già essere spostati off shore “ Gli impianti esistenti e autorizzati allo svolgimento di attività di mitilicoltura e pescicoltura siti all’interno dell’area sensibile del Golfo di Gaeta, devono essere ricollocati fuori dall’aria sensibile e posizionati in modo tale che le correnti non convoglino gli apporti inquinanti prodotti nella zona marina individuata come area sensibile”.

Questa è legge! Perché Zingaretti non la fa rispettare?

Ed invece ieri scopriamo da una lettera inviataci e letta a tutto il Consiglio Comunale che il duo Zingaretti/Onorati non solo dimostrano di non sapere neanche dove si trova il nostro Golfo (buono solo per prendere voti) ma che addirittura hanno affidato un nuovo studio, denominato progetto Aza-Lazio, all’Ispra, all’Arpa e all’Ogs spendendo ben 275.000 € di risorse pubbliche (e quindi nostre) il cui esiti li conosceremo tra 26 mesi … circa.

Ma cosa c’è da scoprire? Qui c’è solo da far rispettare le leggi regionali e magari quei soldi spesi per ulteriori studi, visto che ne abbiamo già tanti e tutti vanno nella stessa direzione, si potevano utilizzare per aiutare le concessionarie degli impianti che regolarmente autorizzate potrebbero avere delle chiare difficoltà economiche nello spostamento off shore.

Ci rendiamo conto che il Presidente Zingaretti sia “distratto” da una perenne campagna elettorale ma si passi la mano sulla coscienza e si impegni a lasciare i nostri comuni liberi di poter progettare il proprio futuro e quello dei suoi cittadini nel rispetto di quelle che sono già leggi regionali. Andrebbero solo rispettate”.