Ad intervenire sulla crisi che sta coinvolgendo la maggioranza del Sindaco Paola Villa è Stefano Zangrillo, Dirigente Provinciale di Fratelli d’Italia e Segretario di Riva Destra il quale commenta la lo smembramento con toni accesi invitando ancora una volta il sindaco Villa alle dimissione. E scrive: “Esprimo solidarietà al Sindaco Villa, una solidarietà chiaramente non politica perché non condividiamo minimamente la sua amministrazione, ma umana visto che dovrà barcamenarsi nel labirinto più squallido della politica, quello del cosidetto “appoggio esterno”. “Cosa vuol dire infatti appoggio esterno se non trattare le alzate di mano su ogni singolo atto amministrativo? Se ci si presenta insieme alle elezioni e le si vince vuol dire che si è uniti su tutto il programma per la Città. Se si dichiara di non condividere ciò che fa la maggioranza e si esce da questa, vuol dire che viene meno tutto, non esistono singoli atti da valutare ma esiste solo andare da un notaio per protocollare le dimissioni e mettere fine alla consiliatura, tolta questa unica e oggettiva soluzione il resto sono tutte sceneggiate che pagheranno i formiani e che la città non merita.”

“Lo sa bene – continua a scrivere Zangrillo – Paola Villa che con il suo gruppo si è battuta proprio contro questo modus operandi quando in crisi ci andò Bartolomeo. Fu infatti lei e il suo gruppo a stigmatizzare gli appoggi esterni, arrivati anche dal centrodestra, che tenevano a galla Bartolomeo definendo quegli accordi eticamente non rappresentativi e di una evidente forzatura politica, morale e amministrativa. Ora sindaco cosa vogliamo fare? Tornare indietro? Ammazzare definitivamente questa città nella lentezza degli accordi sui singoli atti per realizzare l’appoggio esterno? “. “Paola Villa che si è presentata come diversa dagli altri è diventata come gli altri? Risparmi alla città questa infinita agonia, se crede di stare nel giusto faccia come hanno fatto in tempi recenti città a noi vicine come ad esempio Terracina, dove Nicola Procaccini per non rendere la sua
comunità schiava di appoggi esterni, o meglio ricatti, mandò tutti a casa si ripresentò e vinse. Se il Sindaco e la sua maggioranza ritengono di stare nel giusto, facciano questo atto di coraggio e di amore verso la nostra città, che non merita specie in questo momento di crisi globale, di finire in ostaggio di trattative estenuanti per un semplice taglio dell’erba, o diciamocela tutta, per dividere le prebende delle feste natalizie”.

“Il Sindaco – conclude Zangrillo – quando era all’opposizione disse che avrebbe voluto ridare dignità alla parola politica e alimentare la parola speranza e noi siamo d’accordo con queste parole, ora è il momento giusto per realizzarle, ponga fine a questa sceneggiata e rimetta il destino della nostra città nelle mani della volontà popolare, l’unica in grado di poter giudicare tutto e tutti.”