Piero Ianniello, scaurese d’adozione sin da ragazzino, ha già pubblicato in precedenza due romanzi: Via della Cina (Pagliai Editore Firenze, 2012) e L’uomo d’azzardo (MDS Editrice Pisa, 2016).

Lo conosco personalmente da quando frequentava la scuola primaria, figlio del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Arce, dove mio suocero aveva ricoperto lo stesso ruolo.

Ed ora è lui a presentare il suo nuovo progetto letterario: “E tre… E questa volta si cambia… una rivincita sull’etichetta di scrittore (iper)realista dei primi due romanzi pubblicati.

In realtà ho scritto sempre tante altre cose, ma poi gli argomenti che più colpivano (leggi anche: che vendevano e quindi sono finiti pubblicati) erano quelli che toccavano temi sociali.

LOCANDINA DELLA PRIMA

Ora arriva “Chi ha rotto il cielo?”, che io avrei definito un romanzo d’amore.

Poi un’amica mi ha fatto notare: “un romanzo d’amore… dove non c’è né una coppia felice né un lieto fine?!?”

E difatti, anche se poi lo fosse, romanzo d’amore, è comunque una storia che si svolge sullo sfondo di tanti temi sociali: la Cina contemporanea, lo spopolamento dei villaggi, la perdita di identità.

Che dire di più? Anche qui c’è dietro tanta ricerca.

Come ci fu per aprire un varco nella comunità cinese in Via della Cina e nel mondo oscuro del gioco d’azzardo per L’uomo d’azzardo.

Stavolta è il tentativo di sbirciare nell’animo umano di un lontano Yunnan, regione della Cina fatta di altipiani e di una miriade di minoranze etniche.

Un romanzo frutto di (o meglio ispirato a) un viaggio in quelle terre del 2018, con tutto ciò che esso ha portato con sé: le persone conosciute, le sensazioni vissute, le immagini rimaste impresse negli occhi e nella memoria.

Il resto lo leggerete. Non so se lo apprezzerete o meno, ma per me resta un grosso traguardo… ancora una volta evitata l’editoria a pagamento, e comunque una sfumatura diversa della mia scrittura.

Un altro risvolto di quell’anima che a volte prende la penna e si lascia andare a lunghi viaggi, oltre i campi di riso e le foreste di bambù.

Grazie a tutti voi!

Ah, e non prendete impegni per sabato 10 ottobre, pomeriggio, facciamo la prima presentazione!”

Peccato che il debutto sia un poco lontano da noi, nella sala del Gonfalone del Palazzo della Provincia di Prato, non per nulla l’evento gode anche del patrocinio della Provincia di Prato.

Piero Ianniello vive per gran parte dell’anno nella città toscana dove è folta e molto presente nel tessuto sociale la comunità cinese.

Già da ora si sta organizzando un prossimo evento a Scauri, per ora auguri Piero, noi facciamo il tifo per te.