Amiamo il giornalismo pulito, gli articoli scritti con l’inchiostro della verità. Dopo il servizio pubblicato poco fa e già letto da migliaia di lettori giungono a chi scrive nuove verità che consentono maggiore precisione. Il padre di famiglia formiano risulterebbe con sintomi sospetti da diversi giorni prima del caso scaurese. Entrambi si sarebbero frequentati in ambito lavorativo. Nessuna cena tra di loro e nessun collegamento con ristoranti, pizzerie o pub presenti nella località di Gianola. E ancora probabilmente potrebbe esserci una terza persona che ha contagiato entrambi, il capo famiglia formiano e quello scaurese. E ancora la bambina di cinque anni formiana avrebbe contagiato la cuginetta scaurese di nove anni frequentandosi a Formia. Nessuna tavolata. Il capo famiglia scaurese è stato soltanto più celere nel farsi fare un tampone su consiglio del suo medico di famiglia. Lasciamoli tranquilli, ciò che stanno vivendo è già motivo di ansia. E ricordiamoci che è un’esperienza che potrebbe capitare a chiunque di noi. Da parte mia ribadisco che dopo ampia riflessione ho pubblicato la notizia perché i bambini vanno difesi con le unghie e con i denti e tutti dobbiamo avere comportamenti responsabili, sia le istituzioni che i privati. Pensavamo che fossero immuni e purtroppo non è così. Tutto qui.