Il portavoce di Minturno Libera Daniele Amitrano

I conti non tornano nel Comune di Minturno, a dichiararlo è il gruppo di Minturno Libera la quale sostiene che tra novembre 2018 e gennaio 2020 il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Tomao avrebbe percepito il doppio del compenso che normalmente avrebbe dovuto ricevere. E scrivono: “Come sapete, non appena insediatisi, i nostri amministratori hanno ben pensato di aumentarsi del 20% le proprie indennità di funzione ma la questione che vi sottoponiamo oggi ora è ancora più sbalorditiva. Non ci tornano i conti, infatti, in merito all’indennità di carica percepita da Giuseppe Tomao nel periodo compreso tra novembre 2018 e gennaio 2020, in quanto secondo noi avrebbe ricevuto il doppio di quanto normalmente gli spettasse. Se la nostra analisi è corretta, in quel periodo il Presidente del Consiglio comunale Tomao ricopriva la carica di lavoratore dipendente non in aspettativa e per questo avrebbe dovuto percepire un’indennità dimezzata. Secondo le nostre ricerche, il professor Tomao è stato assunto presso la provincia di Latina a far data dal 5 novembre 2018, in base all’art 90 del T.U.E.L., ossia nominato direttamente dal presidente dell’Ente senza fare alcun concorso e non ha mai chiesto di essere collocato in aspettativa. L’art 81 del TUEL prevede che, tra gli altri, chi riveste la carica di presidente del consiglio comunale possa essere collocato a richiesta in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. L’art. 82 del TUEL chiarisce che l’indennità di funzione è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa. Da quanto ci risulta il professor Tomao, oltre a ricevere per intero la retribuzione spettante in qualità di lavoratore dipendente della Provincia, ha continuato a percepire al 100% l’indennità di funzione spettante per la carica di presidente del consiglio comunale, invece che al 50% come previsto per i lavoratori dipendenti che non siano in aspettativa (casistiche in cui è ricaduto, tra l’altro, il sindaco Gerardo Stefanelli durante il suo mandato e che quindi non può disconoscere la norma). L’indennità di funzione di Tomao è stata dimezzata solo di recente, con la delibera n.68 del 25 marzo scorso e solo perché lo stesso, il 6 febbraio scorso, ha comunicato di aver preso servizio come docente presso l’ISISS “Teodosio Rossi” di Priverno. Se i nostri ragionamenti sono corretti, dunque, il Comune di Minturno avrebbe erogato 627,50 € in più per 15 mesi, per un totale di circa 10000€ che, in tal caso, sarebbero stati lautamente compensati dalle tasse di noi contribuenti”. E su tale vicenda il gruppo chiede al Sindaco di far chiarezza e nel caso di chiedere l’immediato rimborso di quanto indebitamente percepito da Tomao.”Per questo motivo chiediamo al Sindaco Stefanelli di occuparsi in prima persona della vicenda, ponendo in essere le più opportune indagini e, se nel caso, di chiedere immediatamente al prof. Tomao il rimborso di quanto incassato indebitamente, onde evitare l’interessamento della Corte dei Conti per la configurazione del reato di danno erariale. Infine, se la nostra analisi fosse corretta, ci chiediamo come mai tutti i responsabili degli atti amministrativi riguardanti l’indennità di funzione del professor Tomao non se ne siano accorti. Come mai, ad esempio, la questione non è stata rilevata dal segretario comunale o dal vicesindaco che è delegato al bilancio? Come è potuto accadere tutto ciò, nonostante i due articoli del T.U.E.L. siano accessibili a tutti i normodotati figuriamoci a un avvocato”, per dirlo con un’espressione utilizzata di recente sul suo profilo social dall’assessore Pietro Nicandro D’Acunto. Intanto ribadiamo ancora una volta uno dei concetti su cui permea la filosofia del nostro gruppo civico: questo Comune si può amministrare con una pressione fiscale inferiore e garantire gli stessi servizi se non addirittura migliori, basta solo non sperperare i soldi dei contribuenti onesti”.

Il professor Giuseppe Tomao