Ieri, 28 maggio 2020, il Consiglio Comunale di Formia ha approvato alcuni punti fondamentali per la crescita della città, tra cui l’elenco dei beni comunali da valorizzare, il piano triennale delle opere pubbliche e soprattutto le linee di indirizzo per la progettazione e normazione del piano regolatore portuale del Porto di Formia che riqualificando e razionalizzando l’esistente, mira allo sviluppo dell’economia formiana. I Consiglieri di Maggioranza di Un’Altra Città, Christian Lombardi, Forte Gerardo, Daniele Nardella, Troisi Simone, Valentina Forcina e Emanuela Sansivero hanno voluto, in una nota, esprimere brevemente le proprie considerazioni su quanto approvato nel consiglio.

“In tal senso – scrive il gruppo – sono previsti l’incremento notevole della diportistica di piccola e media stazza e degli approdi delle imbarcazioni charter, nonché la previsione del molo per l’’ormeggio e la sosta delle navi da crociera, novità assoluta per Formia e per l’impulso che ne deriverà. Questa variante non comporterà nessuna preclusione alla costruzione di altri porti adiacenti, ma eventualmente sarà complementare ed integrante alla nascita di una qualsiasi futuro progetto di nuova portualità. E ci risulta incredibile che forze politiche consiliari come Lega, FdI, Udc si dichiarino contrari ad un progetto che potrà solo apportare enormi benefici a favore di tutta la città, creandone un indotto esponenziale a tutta la sua economia”.

Oltre alle deliberazioni, in Consiglio Comunale erano previsti punti di discussione proposti dalle minoranze come il trasporto pubblico locale e la grave crisi finanziaria dell’azienda locale ATP, la quale – scrive il gruppo di maggioranza – “da 30 anni senza aver vinto mai una gara d’appalto, con proroghe continue gestisce il servizio. Le difficoltà di liquidità della stessa sono ben note da decenni tant’è che alcune forze politiche e l’azienda, hanno sollecitato l’intervento del Comune affinché erogasse a favore dell’ATP tutta la tranche del 40% versata dalla Regione, regolando anche i km non percorsi e senza rendicontazione. L’amministrazione ha regolarmente pagato in 48 ore tutte le fatture fino ad aprile, secondo quanto previsto dalle norme e dagli accordi. Ha intrattenuto per un mese un dialogo continuo con la Regione, competente esclusiva in materia di trasporti locali, chiedendo più volte come procedere con i fondi presenti nelle proprie casse ma di pertinenza della Regione, senza avere nessuna risposta. Non si è potuto procedere a pagare prima quanto richiesto , perché il Comune di Formia, non avendo nessuna autorizzazione dalla Regione, poteva essere perseguito per danno erariale se il servizio pubblico fosse stato interrotto. Con il “decreto rilancio”pubblicato in G.U. il 22 maggio che per garantire l’operatività delle imprese di trasporto pubblico, autorizza le autorità competenti ad erogare entro il 31 luglio l’80% dei corrispettivi previsti al 31 agosto 2020, la giunta ha prontamente deliberato la liquidazione di altri 207.000 euro circa, che in aggiunta ai 297.000 euro versati inizio maggio, ha versato tutta la somma bonificata dalla Regione”.

Altra discussione richiesta da alcuni delle minoranze ha riguardato le modalità di assegnazione dei lavori pubblici, degli affidamenti per somma urgenza e la rotazione degli incarichi. “Il dirigente del settore Fracassa – scrive il gruppo – ha elencato in modo dettagliato tutti gli incarichi e gli affidamenti degli ultimi 2 anni, peraltro tutti pubblicati quotidianamente sull’albo pretorio del Comune e a disposizione di chiunque, dimostrando, ciò che a noi era gia noto, che nessuna irregolarità è mai stata commessa durante l’operato del settore. Ritenevamo e riteniamo che questo argomento, senza alcuna valenza politica, non andasse neanche discusso in consiglio comunale. E’ materia esclusiva di funzionari e dirigenti dell’ente comunale ed oltre ad esercitare un mero controllo sulle procedure, i consiglieri comunali, gli assessori ed il sindaco non si occupano della gestione delle gare, degli affidamenti e degli incarichi”.

“Questa maggioranza, tutta – conclude il gruppo-, ha fatto di questi principi un caposaldo della sua attività amministrativa. Ed è per questo che la quasi totalità dei consiglieri di Un’Altra Citta’, ha votato contro la mozione presentata dalle minoranze, ritenendola superflua ed inconsistente in quanto I consiglieri ed il sindaco già svolgono funzioni di controllo sui settori”.