Poco più di cinque mesi ci separano dall’election day delle amministrative a Minturno per il rinnovo del consiglio comunale e la riconferma del primo cittadino uscente o l’elezione del nuovo sindaco. E il centro-destra è in drammatico ritardo. Vi è il rischio – per coloro che credono in tale area politica – che si ripeta l’esperienza di cinque anni fa quando si giunse divisi all’appuntamento elettorale e in ballottaggio si presentò Massimo Signore, totalmente abbandonato da tutte le altre forze politiche di centro destra. Risultato: 33 elettori rimasero a sostenere l’avvocato Signore contro un Gerardo Stefanelli motivato e sostenuto dalla coalizione opposta.

Troppo pochi. Si sta presentando, al momento, una crisi generazionale. Molti giovani in particolare di Fratelli d’Italia, il movimento civico Minturno Libera e quello che fa capo a Vincenzo Fedele sostengono l’avvocato Pino D’Amici, che recentemente si è anche iscritto al partito di Giorgia Meloni per evitare la contestazione di essere un battitore libero. Alla data in cui il nostro Magazine va in edicola vi sono sul tavolo altre due candidature. Il medico di famiglia ed oncologo Aristide Galasso, già primo cittadino, che attualmente è dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, e aspira fortemente alla candidatura. E poi vi è il leader minturnese della Lega Romolo Del Balzo che sponsorizza energicamente la candidatura del suo braccio destro di sempre: l’ex assessore Massimo Moni, attualmente consigliere comunale all’opposizione, vanta in passato esperienza di assessore.

Tre degnissime persone, intellettualmente oneste e preparate. Ma due sono di troppo. Debbono trovare la quadra, anche Enrico Tiero deve fare chiarezza nel partito della Meloni in terra minturnese. Certamente un accordo si può trovare, spalmando sui tre i ruoli di sindaco, vice sindaco e presidente del consiglio comunale. In caso contrario il sindaco uscente Gerardo Stefanelli ringrazierebbe, forte del principio romano “divide et impera”.