Anna Maria Bilancia, dirigente scolastico e sindaco del Comune di Priverno ci offre una sua riflessione sulla situazione attuale nelle scuole.

Scrive: “Oggi è un mese che le nostre scuole hanno riaperto le porte ai loro alunni.

Lo sforzo per ripartire è stato immane da parte del nostro Comune che in pochi mesi ha realizzato interventi di media e grande entità per dotare ogni edificio scolastico di spazi più ampi, funzionali e sicuri; da parte delle nostre Scuole che hanno allestito ambienti, organizzato la didattica, attivato protocolli, tutto per rendere più sicura la frequenza scolastica; da parte dello Stato che ha dotato le scuole di cospicue risorse finanziarie, di un numero maggiore di collaboratori scolastici e docenti, di presìdi di protezione e, pur se con qualche ritardo, di banchi monoposto.

Così siamo ripartiti con entusiasmo e paura, ma con la consapevolezza che la scuola non si può fermare.

Oggi i contagi sono in aumento, secondo un trend crescente, e questo ci disorienta e ci spaventa.

Il dibattito tra chi vorrebbe chiudere e fermare tutto e chi no, arrivando in casi estremi a negare il rischio e i pericoli della pandemia, impazza ma non serve a nulla. Al centro di questo dibattito spesso c’è la scuola e le ragioni di chi la vorrebbe chiusa e quelle di chi vuole che resti aperta.

Io penso che debba restare aperta perché necessaria a tenerci “in vita” come individui, come comunità, come Paese.

Penso anche, e i fatti di questo primo mese lo confermano, che nonostante tutto sia uno dei luoghi più sicuri.

Facciamo i conti in casa nostra: da subito abbiamo avuto un’insegnante positiva per la quale è scattata la quarantena per due classi di scuola primaria, subito dopo altre due insegnanti positive, collegate alla prima, che hanno determinato la quarantena di altre due classi sempre di scuola primaria; una decina di giorni fa due alunni, uno di scuola dell’infanzia e un altro di scuola media, risultati positivi al tampone effettuato per ragioni esterne alla frequenza scolastica, hanno determinato la messa in quarantena delle loro classi.

Ben 6 classi, cioè oltre 100 alunni e una ventina di unità di personale tra docenti e collaboratori scolastici, hanno fatto il tampone e Nessuno è risultato positivo, dimostrando che se è vero che il virus può entrare nella scuola, è anche vero che in essa incontra tanti ostacoli che gli impediscono di diffondersi.

Questo grazie ai protocolli e ai dispositivi di sicurezza che nelle scuole vengono attuati con serietà e attenzione.

Certo può capitare che studenti o docenti positivi possano contagiare altri studenti o docenti, ma sono convinta che le probabilità di contagio a scuola siano molto limitate, comunque più limitate che in ogni altro contesto.

Perché continuare, quindi, a invocare la chiusura delle scuole e il ritorno alla didattica a distanza che per quanto possa funzionare, non è scuola?

Non dimentichiamo mai che la scuola è prima di ogni altra cosa Comunità”.

Il sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli ha ripreso questo testo sul suo sito personale Facebook annotando: “Una riflessione della collega Sindaco di Priverno e dirigente scolastica.

Una riflessione che condivido e che voglio condividere con tutti voi”.