L’episodio verificatosi recentemente a Sperlonga e che ha visto un uomo da inquadrare tra i selvaggi e gli psicopatici aggredire due ragazze lesbiche ha acceso anche un dibattito se va usato il termine lesbiche o gay. Il lesbismo deriva dall’Isola di Lesbo, dove visse nel VII secolo a. C. la poetessa Saffo, che nei suoi versi esaltò la bellezza della femminilità e dell’eros tra donne. In origine il termine fu usato in senso dispregiativo, ma in seguito le donne lesbiche se ne sono riappropriate in termini di rivendicazione e di orgoglio. Nell’antichità la suddetta scandalosa reputazione di Saffo fu, se non dovuta, molto condizionata da quella preesistente e più generale degli abitanti di Lesbo, i quali erano infatti già di per sé considerati persone molto licenziose. Ma chi come me ha frequentato il liceo classico ha imparato in cinque anni a conoscere ed amare la civiltà ellenica e ha letto e studiato i versi di Saffo (che peccato che siano per lo più frammenti) e sono stupendi. Quando Saffo canta la bellezza, si avvale di parole belle e gradevoli, e così anche quando canta l’amore, la primavera e l’alcione: ogni bella parola è intessuta nell’ordito del suo componimento e qualche volta lei stessa le inventa. Scrive da anziana con tristezza: “A voi, fanciulle, sono cari i bei doni delle Muse dai seni di viola e non è sconveniente prendere la lira sonora, amante del canto. A me invece il corpo, tenero un tempo, la vecchiaia ha deturpato; da neri i capelli sono diventati bianchi, l’animo si è fatto pesante e non mi sostengono più le ginocchia, che un tempo erano leggere e come cerbiatte mi permettevano di danzare; ora spesso mi lamento; ma che potrei fare? Chi ha umana natura non può diventare immune da vecchiaia. E un tempo dicevano che Aurora dalle braccia di rosa per amore salì sulla coppa (di Helios), si recò ai confini della terra portando Titono, che era giovane e bello, ma pure la grigia vecchiaia colse col tempo lui, che consorte immortale aveva”. Chiamare due donne che si amano lesbiche è una forma di rispetto e poetica nello stesso tempo. Gay è l’omosessualità maschile, almeno nella terminologia lasciamo questa differenza nel nome di una poetessa che ha sognato, vissuto e scritto 27 secoli or sono.