Corse in moto sulla Itri-Sperlonga: il pericolo resta – Se il problema dei rifiuti abbandonati lungo la panoramica Itri-Sperlonga è stato finalmente affrontato, grazie all’intervento delle autorità e all’installazione di telecamere, un’altra minaccia continua a preoccupare residenti e frequentatori della zona: le corse in moto durante il weekend. Ogni fine settimana, questo tratto di strada – tanto bello quanto insidioso – si trasforma in una vera e propria pista per centauri in cerca di brividi. Curve strette, dislivelli improvvisi e quasi totale assenza di controlli sembrano l’habitat ideale per chi vuole esibirsi in manovre azzardate e velocità ben oltre i limiti consentiti. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono i cittadini onesti: automobilisti, ciclisti e turisti che si trovano a condividere l’asfalto con veri e propri bolidi.
I pericoli non sono teorici: frenate al limite, sorpassi in curva, rombi assordanti e incidenti evitati per miracolo sono ormai all’ordine del giorno. Non bastano la bellezza del paesaggio né i segnali stradali a frenare l’incoscienza di pochi, che mettono a repentaglio la vita di molti. Serve un piano d’azione urgente e mirato: controlli stradali nei fine settimana, pattugliamenti a sorpresa, installazione di dissuasori di velocità e una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani. Perché il diritto di godere della natura e del paesaggio non può essere ostaggio dell’inciviltà e del rumore.
La strada Itri-Sperlonga merita di essere vissuta in sicurezza, non temuta. Il tempo delle parole è finito: ora servono azioni concrete.













