Corse in moto sulla Itri-Sperlonga: il pericolo resta

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Corse in moto sulla Itri-Sperlonga: il pericolo resta – Se il problema dei rifiuti abbandonati lungo la panoramica Itri-Sperlonga è stato finalmente affrontato, grazie all’intervento delle autorità e all’installazione di telecamere, un’altra minaccia continua a preoccupare residenti e frequentatori della zona: le corse in moto durante il weekend. Ogni fine settimana, questo tratto di strada – tanto bello quanto insidioso – si trasforma in una vera e propria pista per centauri in cerca di brividi. Curve strette, dislivelli improvvisi e quasi totale assenza di controlli sembrano l’habitat ideale per chi vuole esibirsi in manovre azzardate e velocità ben oltre i limiti consentiti. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono i cittadini onesti: automobilisti, ciclisti e turisti che si trovano a condividere l’asfalto con veri e propri bolidi.

I pericoli non sono teorici: frenate al limite, sorpassi in curva, rombi assordanti e incidenti evitati per miracolo sono ormai all’ordine del giorno. Non bastano la bellezza del paesaggio né i segnali stradali a frenare l’incoscienza di pochi, che mettono a repentaglio la vita di molti. Serve un piano d’azione urgente e mirato: controlli stradali nei fine settimana, pattugliamenti a sorpresa, installazione di dissuasori di velocità e una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani. Perché il diritto di godere della natura e del paesaggio non può essere ostaggio dell’inciviltà e del rumore.

La strada Itri-Sperlonga merita di essere vissuta in sicurezza, non temuta. Il tempo delle parole è finito: ora servono azioni concrete.

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Stefania Maria Giulia Di Benedetto
Stefania Maria Giulia Di Benedetto nasce a Fondi, dove vive attualmente. Fin da bambina nutre una profonda passione per l'arte, la storia, la scrittura e la letteratura. Ha sempre scritto diari, un modo per preservare ciò che altrimenti sarebbe stato dimenticato. Ogni piccolo ricordo si trasformava in una storia, che, forse per gioco, assumeva spesso una forma letteraria. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma e ottiene l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Roma. Nonostante il suo percorso giuridico, la sua passione per la comunicazione l'ha sempre accompagnata. Stefania è ideatrice e amministratrice della pagina Facebook "Misteri Pontini fin sui Monti Aurunci, Ausoni e Lepini", che cura anche come editrice. Dal 2022, collabora con l'Associazione Pro Loco Fondi Aps, dove ricopre il ruolo di segretario e direttore, gestendo i profili social dell'associazione e collaborando nella organizzazione di eventi e manifestazioni. Studiosa indipendente appassionata di ricerca storica. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio di fonti d’archivio, cronache locali e testimonianze documentarie, sviluppando progetti di ricerca originali e contribuendo alla divulgazione storica attraverso articoli, conferenze e incontri pubblici. Ha collaborato in qualità di referente al progetto editoriale "Italian Ghost Story" ed è coautrice del libro “I fantasmi di Fondi”. È autrice del testo teatrale “Giulia Gonzaga, la contessa di Fondi: tra amori, intrighi e rivalità” e dei libri "Il bassorilievo di via P. Giannone a Fondi: un'ipotesi dionisiaca, tra mito antico e devozione popolare"; "Le reliquie del santi fondani. Con accenno storico alla reliquia eccellente di San Tommaso d'Aquino a Fondi" .