Rivoluzione Autovelox: novità importanti per gli automobilisti italiani – Una vera e propria rivoluzione per la gestione dei controlli stradali è alle porte. Con un emendamento al Decreto Infrastrutture proposto dalla Lega e approvato dalla Camera dei Deputati giovedì 10 luglio, si avvia il censimento ufficiale di tutti i dispositivi di rilevamento della velocità presenti in Italia. Il passo successivo sarà quello del Senato, dove si prevede che il testo venga approvato senza modifiche. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto diventerà legge dopo 15 giorni.
Sarà compito dei Comuni, ben 7.986 su tutto il territorio nazionale, procedere al censimento degli autovelox, indicando per ciascun dispositivo la posizione esatta, il tipo, la marca e il modello. Il termine fissato per questa attività è di 60 giorni dalla pubblicazione della legge. I dati raccolti saranno inviati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che li elaborerà e li renderà accessibili al pubblico tramite una piattaforma online dedicata. Nel caso in cui un Comune non dovesse rispettare la scadenza, i rilevatori di velocità non censiti potrebbero perdere validità ai fini sanzionatori. Una misura pensata per garantire maggiore equità e trasparenza nel sistema delle multe.
Il nuovo decreto impone inoltre criteri più stringenti per la segnalazione degli autovelox. Sulle strade extraurbane, i cartelli di avviso dovranno essere posizionati ad almeno 200 metri di distanza dal dispositivo, mentre in ambito urbano il limite minimo sarà di 75 metri. Non saranno più accettate indicazioni generiche come “Controllo elettronico della velocità” se non accompagnate dalla distanza esatta rispetto all’apparecchio. Inoltre, ogni segnale dovrà essere chiaramente visibile, senza ostacoli come alberi, arbusti o altri cartelli stradali che ne compromettano la leggibilità.
Novità Autovelox: Italia tra i Paesi con più dispositivi elettronici al mondo
Secondo le ultime statistiche, il nostro Paese ospita attualmente 11.171 apparecchi dedicati alla rilevazione automatica delle infrazioni, inclusi autovelox, sistemi Tutor e semafori intelligenti. Un numero che colloca l’Italia al terzo posto nel mondo, preceduta solo da Brasile e Russia. Con questa riforma, il Ministero punta a rendere il sistema sanzionatorio più giusto e comprensibile per tutti, evitando che i controlli stradali si trasformino in strumenti di mera penalizzazione, e restituendo agli autovelox il loro ruolo principale: garantire la sicurezza sulle strade.













