“Come Partito Democratico di Castelforte, torniamo a intervenire con fermezza sulla questione dell’Ordinanza Sindacale n. 5/2025, che dispone l’estumulazione di circa 300 salme tumulate nel cimitero della frazione Casali.Lo facciamo dopo due interrogazioni ufficiali, numerosi richiami pubblici e una risposta dell’Amministrazione che, a nostro avviso, non chiarisce ma aggrava le criticità già evidenziate. Molte delle concessioni coinvolte nell’ordinanza risultano ancora perfettamente valide, in quanto stipulate prima del 2018, con durata fino a 99 anni. Non esiste alcun motivo, né giuridico né amministrativo, per considerarle alla stregua di concessioni scadute.Eppure si è deciso di procedere ugualmente, senza un atto formale che dichiari lo stato di grave insufficienza del cimitero, come richiesto dal regolamento vigente.
Non una delibera, non un piano ufficiale: solo una valutazione tecnica interna.In più, e qui siamo davvero al paradosso, si è scelto di intervenire prima sulle concessioni ancora in corso, anziché su quelle effettivamente scadute da oltre 99 anni, molte delle quali risalenti a epoche ben antecedenti alla normativa attuale. È una scelta che non ha logica, né rispetto per i cittadini. Se davvero c’è un problema di spazio, si cominci da chi non ha più un titolo giuridico attivo, non da chi ha ancora un diritto in corso.Ma c’è un’altra questione, forse ancora più seria: lo stato generale del cimitero è da tempo in evidente degrado. La manutenzione è assente, le strutture sono trascurate e l’intervento dell’Amministrazione è limitato alla sola gestione economica.Noi, come gruppo consiliare, avevamo chiesto l’istituzione di un capitolo di bilancio specifico per la manutenzione cimiteriale, con risorse vincolate e continue.
Ma la proposta è rimasta lettera morta. Oggi, il cimitero sembra servire solo a generare entrate, a fare cassa, senza che nulla venga reinvestito per la cura dei luoghi, dei servizi e delle persone.È una visione che ci preoccupa, soprattutto se pensiamo a ciò che è accaduto di recente: il Comune ha licenziato un operaio cimiteriale disabile, e lo ha fatto in modo così arbitrario da essere condannato dal giudice del lavoro. A nostro parere, dietro questa scelta c’erano meri calcoli politici, ben lontani da ogni valutazione tecnica o gestionale. Calcoli talmente rilevanti per questa maggioranza da spingerla ad assumere una decisione che ha finito per aggravare l’indebitamento dell’Ente, con evidenti conseguenze sul piano legale ed economico.Noi crediamo che il cimitero non sia solo un luogo di sepoltura: è un luogo di memoria, identità, affetto e rispetto. E la sua gestione non può essere affidata solo a ragionamenti contabili o logiche emergenziali non supportate da atti.
Per questo chiediamo la sospensione immediata dell’ordinanza per tutte le concessioni ancora valide. Inoltre chiediamo nuovamente che si proceda, in via prioritaria, sulle concessioni effettivamente scadute da oltre 99 anni.Infine reputiamo opportune che ogni provvedimento sia accompagnato da una valutazione individuale e da comunicazioni formali ai concessionari o agli eredi, come previsto dalla normativa vigente. Non risulta che i concessionari o i loro eredi siano stati destinatari di una comunicazione formale di avvio del procedimento, come invece richiesto dagli artt. 7 e 8 della Legge 241/1990. La pubblicazione all’albo non può sostituire l’obbligo di notifica individuale, salvo che i destinatari non siano individuabili, condizione che in questo caso per molti eredi non ricorre.È dovere di ogni amministrazione trattare i luoghi della memoria con serietà e rispetto.Ciò che chiediamo non è altro che legalità, buon senso e un uso responsabile degli strumenti amministrativi.
Noi siamo stanchi di questa amministrazione della retorica, della propaganda e dell’allergia al dibattito democratico e al dissenso. Queste decisioni assurde vanno a penalizzare quelle famiglie gia schiacciate dal carovita e , per questo noi continueremo nella costruzione di un progetto che si aprirà alla società civile.Noi vogliamo ,con la nostra azione politica, dare voce alla sofferenza di queste famiglie. Intanto, stiamo ancora in attesa delle risposte a tre nostre interrogazioni:Viabilità, Usi Civici , Intervento sulla Villa Comunale.” Lo comunica IL PARTITO DEMOCRATICO DI CASTELFORTE













