Paolo Mazza e Paola Villa

Quello che sta accadendo a Formia potrebbe avere riflessi importanti nei prossimi mesi. Joseph Romano, coordinatore del movimento civico “Ripartiamo con Voi” scrive: “Facciamo chiarezza: la proposta di deliberazione sulla Rigenerazione Urbana viene consegnata per la prima volta a metà maggio 2020 ai capigruppo di maggioranza al fine di esaminarla e far pervenire eventuali osservazioni. Il nostro gruppo, esaminata la proposta, formula diverse osservazioni sul testo non ritenuto coerente con il dettato normativo in alcuni passaggi. A seguito di ciò si è aperto un corretto dibattito politico in seno alla maggioranza perdurato quantomeno sino a martedì 21 luglio. Oggi apprendiamo con stupore delle dimissioni dell’assessore Paolo Mazza, pare, per la mancata discussione sulla Rigenerazione Urbana (!!!). Ebbene se l’aver provato a dare un contributo su un argomento così importante ha generato questo tipo di reazione non ci siamo, non ci siamo proprio: non intendiamo più accettare supinamente decisioni calate dall’alto, rivendichiamo a gran voce il diritto ad esprimere la nostra opinione quando riteniamo di doverlo fare. Ribadiamo che siamo pronti a discutere l’argomento Rigenerazione Urbana sia in commissione che in consiglio comunale liberi di esprimere i nostri dubbi anche in quelle sedi, sempre con estremo spirito costruttivo”.

JOSEPH ROMANO

Paolo Mazza nel tardo pomeriggio di venerdì ha depositato sulla scrivania del sindaco Paola Villa le sue dimissioni da assessore all’urbanistica. In passato riferendosi al primo cittadino aveva affermato: “la sua elezione è stato un segnale straordinario che i cittadini hanno voluto consegnare alla politica e sono tuttora convinto che lo stesso non debba essere vanificato o disperso”. L’assessore dimissionario afferma di essere stato un assessore tecnico ma polemicamente precisa: “probabilmente da parte dell’attuale maggioranza non vi sia più spazio e tempo per un assessore come me, esterno ai gruppi di cui la coalizione è composta e designato a ricoprire un incarico delicato dal punto di vista strategico e di pianificazione del territorio”. Paolo Mazza saluta il sindaco Paola Villa evidenziando che “non voleva essere di intralcio alla realizzazione del suo mandato.” Ma come mai queste dimissioni a freddo di un esponente della giunta che godeva della stima incondizionata del primo cittadino? E saranno definitive? Non è da escludere che il primo cittadino riesca a farle rientrare. Sarebbero le terze dopo quelle precedenti di Fulvio Spertini al Bilancio e di Giovanni D’Angiò ai Servizi Sociali.

CLAUDIO MARCIANO

Il consigliere comunale Claudio Marciano (PD) osserva: “Le dimissioni di Paolo Mazza certificano il fallimento politico dell’attuale maggioranza. Tutti gli assessori di area progressista hanno dovuto prendere atto che nessun cambiamento è possibile con una coalizione abitata da conflitti di interesse, e contrassegnata da divisione su qualsiasi decisione importante per la città. Nessuno di loro – Mazza, Spertini, D’Angiò – è stato difeso dalla Sindaca, che è senza bavaglio solo su Facebook, mentre nella gestione amministrativa è sempre lesta a infilarselo ogni volta che si tratta di pestare i piedi a qualche micropotere che le regge i numeri in Consiglio. In questi due anni e mezzo Formia non ha fatto alcun passo in avanti. Il PRG e il PUT sono rimasti nel dimenticatoio, come qualsiasi altro progetto strategico per la città. Nel mentre si è avuto però il tempo di fare danni e cioè di avviare la privatizzazione della sosta, di consentire la svendita del multipiano, di perdere il ruolo di capofila del Distretto socio-sanitario, di perdere tempo sulle concessioni degli allevamenti di acquacoltura, di aumentare le tasse ma di non recuperare un euro dall’evasione fiscale. E ancora il tempo avanza per rovinare la FRZ e per compromettere la vocazione urbanistica di Mola con lo scempio della nuova Pollione. È ormai evidente che a Formia c’è una nuova domanda politica a cui il Partito Democratico e Formia Bene Comune hanno il dovere di rispondere. È il momento di riorganizzarsi e di porsi a disposizione di un nuovo progetto politico. Il problema non è il programma – che per quanto ci riguarda è chiaro fino nei dettagli – sono purtroppo le persone, che sono una risorsa più difficile da trovare. Non mancano le competenze quanto le disponibilità. Chi ha a cuore i destini della propria città e ha voglia e tempo da dedicarle, ha il dovere di mettersi in gioco adesso”.

Anche il Movimento 5Stelle interviene sul tema: “Perdere l’Assessore all’Urbanistica è sicuramente un brutto segnale per la città di Formia, l’ennesimo di una maggioranza che più passano i giorni, più sembra rivelarsi per quello che realmente è, come peraltro il nostro meetup Formia 5 Stelle aveva già denunciato in campagna elettorale: un’aggregazione di rivendicazioni personali e interessi di parte senza idee per lo sviluppo della città con l’unico obiettivo di arrivare all’occupazione personale della sede comunale. Dispiace per l’ex assessore Paolo Mazza, a cui esprimiamo la nostra solidarietà e inviamo i complimenti per la professionalità con cui ha adempiuto al proprio incarico, che come tanti nostri concittadini ha creduto in questa amministrazione e nella possibilità di una rinascita, di un cambio di rotta e di una rigenerazione politica e civile di Formia. A quanto pare però, anche questa maggioranza, come quelle che la hanno preceduta, è vittima di un male che la città si trascina da oltre trent’anni: cambiare tutto per non cambiare nulla. Un male che solo un’amministrazione 5 Stelle, come avviene a livello nazionale, potrebbe curare. Ma così al momento non è e infatti a Formia tutto resta nell’inerzia così com’è da sempre nonostante gli sforzi di chi prova a cambiare le cose con serietà e dedizione: parlano per questo il piano regolatore, il piano urbano del traffico, la rigenerazione urbana e chi più ne ha più ne metta, tutto incresciosamente bloccato. E a suggello di questa immobilità ecco arrivare anche il nuovo, si fa per dire, capo di gabinetto della Giunta. “Un bagaglio di esperienza inestimabile e al tempo stesso ha quella giusta dose di pazienza e diplomazia che lo fanno essere un Capo di Gabinetto sicuro ed affidabile”, ha scritto il Sindaco Villa presentandolo. Sarà anche così ma a noi pare una vera e propria restaurazione. Altro che “Un’altra città”, perso il ‘rimmel’ e il ‘mascara’ elettorale, ci sembra proprio di essere tornati alla vecchia città”. Paolo Mazza doveva dare attuazione allo strumento della rigenerazione urbana, “un argomento importante dal punta di vista delle ricadute sul territorio, in termini di attività edilizie, del tessuto economico, turistico, sportivo, ricettivo e culturale”. Di rigenerazione urbana aveva cominciato ad occuparsi la Commissione Urbanistica nel dicembre 2019 perché la delibera giungesse per la sua approvazione in consiglio comunale, al più presto. Ma l’attenzione della maggioranza consiliare si è concretizzata soltanto a fine giugno. La lobby del cemento è ancora attiva a Formia? L’interessato osserva: “Ho avuto modo di dire che rimandare ulteriormente l’avvio di questo strumento di disciplina urbanistica, rinviandone la discussione a dopo l’estate, significherebbe per questa amministrazione non trovarsi più nelle condizioni di attuare concretamente quel percorso urbanistico delineato nel programma di mandato che individuava quali suoi strumenti prima le cosiddette varianti puntuali e, poi, la variante delle certezze, ossia la variante al Prg vigente”. Mazza osserva che molti esponenti della maggioranza di cui ha fatto parte hanno tradito una parte del programma con cui è stata chiesta e ottenuta la fiducia all’elettorato di Formia alle amministrative del 2018.

GIANFRANCO CONTE

Mazza aveva chiesto di fare in fretta anche per un’altra ragione. Che ha ricordato nell’ultima assise civica anche l’ex parlamentare Gianfranco Conte: utilizzare nel 2021 gli ulteriori strumenti e dispositivi normativi emanati dalla Regione e dal Governo quali il superbonus del 110% e quelli previsti nel decreto “Rilancio”. E la risposta della maggioranza qual è stata? “Una ventilata e non ancora formalizzata convocazione della commissione urbanistica del 29 luglio. È troppo tardi per portare la proposta di deliberazione sulla rigenerazione urbana in un consiglio prima delle ferie anche perché non è ipotizzabile comprimere i tempi e gli ambiti di confronto che devono essere assicurati alla minoranza su un argomento di importanza essenziale per un assessorato che sugli atti di pianificazione, generali e di settore, ritenuti di valenza strategica per la crescita e lo sviluppo di Formia, ha sempre cercato la mia ampia condivisione e convergenza”. L’assessore Mazza menziona i più importanti da lui seguiti: variante delle norme tecniche di attuazione nelle zone F2, l’adeguamento del piano di utilizzazione degli arenili, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche ed il regolamento per la monetizzazione degli standard urbanistico – arrivando anche a menzionare la formazione del settore urbanistica per lo sportello unico dell’edilizia informatizzato “destinato a rendere, ancora una volta, il Comune di Formia in linea con le previsioni di legge ma soprattutto di uno strumento importantissimo per lo snellimento delle procedure e disposizione dei tecnici sia interni che esterni”. Pubblichiamo un’immagine infine che rappresenta il pensiero di Paolo Mazza, che è presente sul sito facebook suo personale. Di solito in queste situazioni si punta 1–X-2. Chi scrive scommette sulla riconferma. È un assessore tecnico ma da queste dimissioni potrebbe uscire più forte, ottenendo il sostegno di tutte le forze politiche di maggioranza e incondizionato da parte del primo cittadino.