Questa mattina dalle ore 10, si è attivato il sit-in di protesta del 28 agosto, previsto in Piazza Sant’Albina a Scauri, organizzato da Associazione Pendolari, Italia Nostra, Confconsumatori contro la chiusura del punto di primo intervento di Minturno. “Un appello alle Istituzioni, alla Chiesa diocesana e alle parrocchie della nostra città, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni tutte – afferma l’associazione – che sono invitate ad aderire e partecipare. Riteniamo grave che la Regione non abbia preso atto del fatto che il punto di primo intervento di Minturno, in controtendenza rispetto a tutti quelli della nostra regione, ha incrementato anno dopo anno il numero delle prestazioni, giungendo il ragguardevole numero di 23mila casi trattasi in un anno, prestazioni che, in caso di chiusura, andrebbero ad aggravare la già satura condizioni del Pronto Soccorso di Formia”. Al sit-in anche il Comitato contro la chiusura dei PPI di Minturno e Gaeta, nato l’anno scorso, che lancia una polemica per il mancato coinvolgimento di altre associazioni. Nei giorni scorsi, invece, è intervenuto il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, in vista dell’imminente incontro regionale con l’assessore alla sanità Alessio D’Amato il prossimo 5 settembre. “Ci opporremo in tutte le sedi allo smantellamento – ha dichiarato a gran voce Stefanelli – e lo faremo non in un’ottica campanilistica, ma a tutela dei fabbisogni delle comunità del Golfo. La cancellazione dei punti di Minturno e di Gaeta porterà al collasso definitivo il pronto soccorso di Formia, che già oggi opera in condizioni di enormi difficoltà. Siamo consapevoli della necessità di riorganizzare complessivamente il sistema della sanità, ma siamo altrettanto convinti che, ad oggi, questa esigenza non sia concretamente risolvibile con la chiusura. L’idea di far gestire i codici 4 e 5 alle unità di cure primarie e’ affascinante, ma oggettivamente poco praticabile. Da uomo delle istituzioni mi aspetto un impegno forte da parte dei rappresentanti del territorio e da uomo politico di tutto il Partito Democratico provinciale. Basta giocare sulla pelle dei pazienti”.