Focolaio di variante brasiliana del Covid a Fondi.

 L’attenzione è alta nella città in provincia di Latina, la prima a diventare zona rossa lo scorso anno per l’emergenza sanitaria.

Come riportano anche quotidiani cartacei di tiratura nazionale ad insospettire i medici è stato il ricovero di una donna di novant’anni, risultata positiva al tampone a seguito del quale è stato poi accertato che si trattava di variante brasiliana.

Sarebbero sedici le persone positive riconducibili al cluster, tra i famigliari della paziente e altre sedici sono state poste in isolamento fiduciario, in attesa dell’esito degli esami.

Scrive il Comune di Fondi: “La Asl con l’aiuto degli agenti del locale Commissariato, ha già individuato e isolato tutti i contatti della paziente positiva nei giorni scorsi. Stanno facendo ulteriori accertamenti per vederci chiaro dato che le analisi sulle varianti vengono fatte a campione”.

Nel frattempo il sindaco Beniamino Maschietto sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione, pronto ad intervenire con ulteriori provvedimenti.

Attualmente, spiega la Asl, la situazione è sotto controllo.

La “variante brasiliana” può essere associata a una maggiore mortalità, in particolare nella fascia della popolazione tra i 20 ai 49 anni.

La scoperta, che gli stessi autori chiedono sia confermata da altri lavori, è stato pubblicato sulla rivista MedRxiv e mette in evidenza come il nuovo ceppo B11281 non sia solo più contagioso, come ormai compreso, ma anche detonatore di una maggiore mortalità.

Lo studio, realizzato con la Federal University of Parana (Curitiba, Brasile) e il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center (Ohio, Stati Uniti), ha analizzato oltre 500 mila casi di Covid-19 nello Stato del Paraná, nel Sud del Brasile, con diagnosi fatta nel febbraio 2021, quando la variante P1 (cioè la “brasiliana”) è divenuta quasi endemica e, comunque, con diffusione superiore al 70 per cento, e nel gennaio 2021, quando la circolazione della stessa era minima o assente. 

Lo studio preliminare, evidenzia che in tutte le fasce di età la variante P1 sembra associarsi a mortalità maggiore per Covid-19.

L’incremento del tasso di decessi appare particolarmente evidente (fino a tre volte) in pazienti di età compresa tra i 20 e 29 anni.

Questo conferma alcune osservazioni preliminari, secondo cui la variante P1 non solo potrebbe essere più contagiosa, ma anche maggiormente virulenta e patogena. 

“Pur preliminari”, spiega Giuseppe Lippi, direttore della sezione di Biochimica clinica nell’Ateneo di Verona, “questi risultati suggeriscono la necessità di instaurare un sistema di monitoraggio costante della diffusione delle varianti di Sars-CoV-2 aggiungendo enfasi alla necessità di procedere celermente con le vaccinazioni, affinché si possa minimizzare il rischio che ceppi particolarmente virulenti, come il P1 o il B1351, quest’ultima la variante sudafricana, possano insorgere e diffondersi nella popolazione”.

Oggi la Asl di Latina nel quotidiano bollettino medico diramato dalla Regione Lazio registra 233 nuovi casi, tra questi dieci a Fondi, che attualmente raggiunge un totale di 433 positivi.

In totale nel Lazio sono stati 1.120 i nuovi contagi e 43 i morti.

Roma ne ha registrati 710.  

Ha commentato i dati odierni l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, al termine della consueta task force tra i direttori generali delle Asl aziende ospedaliere, policlinici universitari ed ospedale pediatrico Bambino Gesù: “Diminuiscono i casi, mentre aumentano i ricoveri e i decessi, stabili le terapie intensive”.

Resta in zona rossa invece anche oltre le festività pasquali Fara Sabina, Comune del Reatino, con 170 positivi su circa 15mila abitanti.

Vietato entrare e uscire dai confini comunali dopo l’ordinanza del governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, firmata lo scorso 1 aprile e che resterà in vigore fino a metà mese.