Oggi Don Antonio Cairo festeggia il suo compleanno, essendo nato 57 inverni fa il 22 gennaio 1964.

A ventisei anni – dopo il percorso formativo presso il Seminario maggiore di Anagni – il 26 maggio 1990 riceve l’ordinazione sacerdotale.

Ha svolto il suo ministero sempre con entusiasmo e abnegazione, scrivendo pagine fondamentali di storia religiosa nei comuni di Formia, di Gaeta e di Minturno.

Divenuto parroco a Gianola trasforma una frazione marginale di Formia in un punto di riferimento luminoso sino a conseguire un gemellaggio con la gloriosa città di Ferrara nel nome della Madonna delle Grazie.

La parrocchia dotata di una minuscola chiesetta ottiene l’uso della Chiesa dell’Istituto Alberghiero e ancora il sostegno delle Suore del Mater Divinae Gratiae sempre di Gianola.

Trasferito alla Chiesa di San Nilo Abate alla Marina di Serapo ripete analogo miracolo: la parrocchia periferica assurge a nuova gloria e la Chiesa è premiata dall’Arcivescovo con l’elevazione a Santuario Diocesano.

Quindi il trasferimento a Scauri nella Chiesa di Santa Albina V.M.

Neppure l’epidemia in corso da covid-19 ferma il suo progettare e curare la Chiesa e la devozione a Santa Albina Vergine e Martire tredicenne.

È infaticabile, con lo stesso entusiasmo di quando a 26 anni è divenuto sacerdote.

Attento alla liturgia quanto alla teologia, convinto direttore diocesano dell’Ecumenismo, Dialogo Interreligioso e Nuovi Culti.

Non conosce sosta, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento e di prevenzione.

Continua quotidianamente il suo apostolato, incurante del chiacchiericcio senza costrutto e fondamento su possibili contagi, alimentato da coloro che non hanno nulla da dire se non dare sfogo alle proprie povertà morali, alimentate da invidie e gelosie.

Quando cesserà l’epidemia tutta la comunità troverà una parrocchia per nulla debilitata, ma carica di entusiasmi e di risorse umane.

Questo è il segreto umano e pastorale di don Antonio.

La pandemia in corso impedisce ogni festeggiamento, gli auguri gli saranno espressi nel corso della santa messa feriale vespertina delle 18.30, che cade peraltro nel corso della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

A lui i più fervidi auguri di questa redazione.