Federico Galterio, appassionato uomo di cultura e provetto fotografo, è il nostro “gancio” per darci la possibilità di intrattenere i nostri lettori su un nuovo riconoscimento conseguito dal minturnese doc Mario Rizzi.

Giovedì 27 agosto sera, nei giardini del Palazzo Comunale di Latina, si è svolta la 29° Edizione della “Notte dei Gatti d’Oro”, sotto la direzione del patron Virginio Moro, dell’Agenzia Omicron e di alcuni giornalisti, profondi conoscitori del tessuto sociale ed economico del territorio pontino. La manifestazione è stata condotto da Amedeo Goria, noto giornalista Rai e dalla giornalista Alga Madìa. 

Durante la cerimonia sono state premiate le talentuose eccellenze che nel 2019, in tutta la nostra provincia, si sono distinte nel campo della cultura, dello sport, del giornalismo, della medicina, dello spettacolo, del cinema, della moda e dell’imprenditoria.

Tutti personaggi che hanno regalato lustro e visibilità al territorio pontino ed all’Italia.

Mario Rizzi sul palco chiamato per la premiazione – Foto di Federico Galterio

Per la Cultura, dopo un’attenta valutazione e selezione della giuria, l’ambito premio del Gatto d’Oro è stato assegnato a Mario Rizzi, scrittore, saggista e storico di Minturno. Mario è il primo minturnese, in ventinove edizioni, ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.

Ha dichiarato il premiato: “Ricevere questa gratificazione è un onore e un orgoglio e la dedico alla mia famiglia, ai miei due meravigliosi nipotini, Sabrina e Raffaele, alla città di Minturno ed a quelle poche persone che amano poggiare i piedi sulle orme dei nostri padri, per tramandare ai posteri usi, costumi, tradizione e storia. Questa ricompensa  è frutto di un serio e meticoloso impegno, e  la ritengo come ‘premio alla carriera’, dopo i tantissimi vinti in molti concorsi letterari italiani, che, al di là della vanità, servono come stimolo a scrivere nuovi argomenti storici e letterari dipanando le ricerche sempre su inoppugnabili documenti atti a confutare plagi e disinformazioni, che pur avvengono quando qualche pseudo storico si ammanta di scientificità, spacciando per vere dicerie tramandate senza il conforto della verifica”.

Gli giungano anche le congratulazioni della nostra redazione.