La Capitaneria di Porto di Gaeta – Guardia Costiera ci informa che “è sottoposta ad attento monitoraggio, da parte dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Lazio – ARPA, con il supporto operativo delle motovedette della Guardia Costiera, anche la qualità delle acque del Sud Lazio. Svariate, infatti, sono state nel recente periodo le attività di campionamento delle acque, ad oggi con buoni risultati come emerso dalle analisi di laboratorio a cura del personale ARPA di origine naturale e non inquinante, come confermato dallo stesso ente tecnico-scientifico, le schiume rilevate e più volte segnalate dall’utenza balneare in alcuni tratti di mare del litorale provinciale”. Sin qui testualmente il comunicato dei Militari del Mare, chi scrive ha un solo rammarico che la Guardia Costiera non abbia come l’Arma dei Carabinieri un suo N.A.S., Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, che consentirebbe controlli diretti da parte loro in ambito alimentare – ittico e nel controllo delle acque marine. Sono troppe le domande che si rincorrono da anni sulle famose macchie che affiorano a orari predeterminati sulle nostre coste e languiscono il bagnasciuga. La fiducia dei cittadini è massima in coloro che portano le stellette. La Goletta Verde ha lanciato indicazioni diverse dall’ARPA e altre associazioni ambientaliste hanno deciso di prelevare campioni d’acqua per farli esaminare da laboratori di analisi delle più accreditate università italiane. La Guardia Costiera – come sempre – garantisce alta professionalità e ha assistito al meglio l’ARPA ma dopo anni di domande angosciate di residenti e di turisti è giunto il momento di chiudere definitivamente tale querelle; l’ARPA vada su facebook e internet e vedrà decine di filmati amatoriali che danneggiano il nostro turismo balneare.