Mamma Vincenza, Ciambellara dal 1985

Ciambelle, mare e sole: le tradizioni estive nel Golfo di Gaeta Cosa c’è di più romantico di una coppia di bambini, lui e lei, che gustano le loro ciambelle sul bagnasciuga in una mattina assolata d’estate. Il mondo scompare intorno a loro, con i suoi rumori assordanti e la gente che affolla il primo tratto di mare, quello in cui tutti toccano. Ma come arrivano quelle ciambelle sino sulla spiaggia? Chi ricorda la Scauri degli anni sessanta e settanta non può non ricordare il famoso Mimì che con il suo contenitore a tracolla batteva tutta la spiaggia scaurese senza sosta d’estate a vendere ciambelle e la sera gelati e bibite nell’Arena Eden utilizzando un comune frigorifero di casa.

Patrizia Attardo di Castelforte (conosciuta anche per il suono della sua voce: “ciambelleeeee, ciambelle caldeeeeee, ciambelleeeee…….Pizzeeee!!!!”

Ciambelle, mare e sole: le tradizioni estive nel Golfo di Gaeta – Cosa c’è di più romantico di una coppia di bambini, lui e lei, che gustanoMa vi è una famiglia di Castelforte che ancora oggi continua tale arte nel Golfo di Gaeta. Mamma Vincenza ha iniziato nel lontano 1985 e sono circa quaranta anni che la sua famiglia continua tale tradizione. Incominciò proprio da Scauri e dopo alcuni anni decise di trasferirsi a Gianola e a Gaeta. L’immagine la ritrae sul litorale della Grotta di Tiberio circondata da tanti bambini, ognuno di loro intento a mangiare una ciambella appena acquistata. Il successo di mamma Vincenza è stato ed è la qualità e la freschezza del prodotto. Dal 2005 l’artefice dell’organizzazione è la figlia Patrizia Attardo chiamata “la Ciambellara”.

Le ciambelle (in realtà quelle della Ciambellara sono grandi il doppio di quelle nella foto di repertorio)

Ciambelle, mare e sole: le tradizioni estive nel Golfo di Gaeta Cosa c’è di più romantico di una coppia di bambini, lui e lei, che gustanoDal 2 giugno al 20 settembre vi sono 100 giorni di lavoro instancabile, senza sosta. Bisogna come le formiche raccogliere quanto sarà utile a vivere d’inverno. Tutta la famiglia ha compreso la lezione e nessuno di loro si comporta da cicala. A Gianola e Serapo opera il figlio Italo, alle Grotte di Tiberio a Sperlonga la sorella Barbara, alla Piana di Sant’Agostino il fratello Giuseppe, come Patrizia stessa. La foto la ritrae sorridente sulla spiaggia che la vede protagonista con un paio di occhiali da sole che la proteggono dalla lunga esposizione ai raggi solari.  Interessante l’organizzazione, si avvale della disponibilità di vari forni, in comodato d’uso. Si incomincia di notte, alle 3 e mezza, due ore di lievitazione dell’impasto perfettamente dosato, quindi crescita generale di 1 ora e mezzo passando da singole palline che vengono lavorate a forma di ciambella e poi fritte e, infine, zuccherate all’esterno.

Ciambelle, mare e sole: le tradizioni estive nel Golfo di Gaeta – Cosa c’è di più romantico di una coppia di bambini, lui e lei, che gustanoLa vendita avviene dalle 9.00 e sino alle 13.00 e, successivamente, utilizzando il secondo impasto avviato alle 9.00 di mattina si riparte per un secondo turno dalle 14.00 alle 18.30. Se si pensa per un attimo ai tempi di percorrenza d’estate da Castelforte a Gaeta si può immaginare il ritorno a casa non prima delle 20.00 – 20.30 e in agosto anche alle 21.30. Nel frattempo mamma Vincenza ha preparato la cena. Una doccia rinfrancante, si mangia e si corre a letto per cercare di riposare almeno sei ore. Un sonno ristoratore in attesa che alle 3 e mezza risuoni nuovamente la sveglia.