Quello che stiamo per raccontare è un dramma familiare.

Basta pensare a quale livello sia giunta la violenza psichica e fisica per costringere una madre ultrasettantenne a entrare in un commissariato di Polizia e denunziare la propria figlia.

A questa stessa figlia, ora che è in carcere, certamente la madre non farà mancare la sua assistenza ed amore. L’augurio è che la detenzione sia un periodo di disintossicazione reale e definitiva per la giovane. Ed ora i fatti: nella giornata di venerdì 21 agosto, la Polizia del Commissariato di Formia ha proceduto all’arresto di una donna trentunenne iniziali F.S., classe 1989, responsabile di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, in esecuzione di specifica ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Cassino.

Il provvedimento è scaturito al termine di un’articolata attività d’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Formia a seguito di una  denuncia querela presentata  da una donna settantunenne, classe 1949, nei confronti della figlia che, con una pluralità di azioni vessatorie, morali e fisiche, abbinate a continue richieste di denaro, la costringeva anche ad accompagnarla a Napoli per l’acquisto di sostanza stupefacente.

In diverse occasioni la donna non esitava a minacciare la madre, danneggiando il mobilio per poi aggredirla fisicamente con schiaffi al volto; in una circostanza la violenza è culminata addirittura con un tentativo di strangolamento.

Gli investigatori hanno acquisito validi elementi probanti sulle azioni illecite della donna, all’esito dei quali l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto necessario accogliere la richiesta di applicazione della custodia in carcere.