Due miliari della Via Appia dell’Imperatore Nerva al confine tra Formia e Itri – Sono i miliari più vecchi trovati finora e riferiti al percorso dell’Appia nel territorio di Formiae romana .Entrambi sono stati recuperati e fortunatamente risistemati con basamento da Ferdinando IV di Borbone nel 1768 . Non sono però susseguenti per numerazione. Il primo , contrassegnato dal numero LXXXIII , non risulta posizionato al suo luogo originario . Lo si incontra in territorio Itrano provenendo da Formia , sulla sinistra pressappoco all’altezza della stazione ferroviaria di Itri . Il secondo , con il numero LXXXV ( alcuni vi hanno letto erroneamente LXXXVII ) è invece posizionato nel nostro territorio al punto giusto , tant’è che permette la ” collocazione ipotetica ” del terzo Miliare successivo verso Formia con il numero LXXXVIII sul Ponte di Rialto come ci è sempre stato riferito dagli storici del passato.

Due miliari della Via Appia dell’Imperatore Nerva al confine tra Formia e Itri – Il miliare LXXXV può essere ammirato ad un chilometro esatto dal primo ad un centinaio di metri prima del ponte ferroviario lato Formia e lato monte .Il miglio romano corrisponde a metri 1482 , pari a mille passi , e questa doveva essere ovviamente la distanza tra due di essi .I miliari venivano sostituiti da altri successivi quando si rendevano necessari lavori di ristrutturazione con precisazione dell’ imperatore che aveva provveduto al restauro stradale , ovviamente mantenendo l’originaria numerazione .È stato possibile pertanto , nel nostro territorio, ritrovare ad esempio miliari di Nerva, Settimio Severo, Caracalla, Costantino e di Massenzio riferibili sempre alla Via Appia nel suo attraversamento di Formia.Limitandoci al tratto formiano odierno potremmo sistemare ben nove miliari dal numero LXXXV nei pressi del ponte ferroviario lato Itri al numero XCIII al confine con Minturno all’altezza pressappoco del Ristorante La Lanterna in località S. Croce.

ARTICOLO CORRELATOFondi: emerge un tratto dell’antica Via Appia, soddisfazione di Italia Nostra: Lavori a Ponte Selce: all’ingresso della città un tratto ben conservato dell’Antica via AppiaIl basolato sarà protetto e valorizzato con teche informative e didascaliche. Il tratto di Appia riaffiorato durante i lavori a Ponte Selce resterà visibile e sarà valorizzato con delle teche informative e didattiche e un’aiuola decorativa. È quanto deciso lo scorso martedì mattina a seguito dell’ultimo sopralluogo effettuato dal delegato della Soprintendenza Francesco di Mario alla presenza dell’architetto Giorgio Maggi, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Fondi. Il rinvenimento, esistendo a tal proposito corposa documentazione storica e bibliografica, era stato ipotizzato prima dell’inizio dei lavori motivo per cui è stata prevista specifica assistenza con la presenza fissa di un archeologo in costante dialogo con la Soprintendenza.  I frammenti di basolato emersi lo scorso venerdì avevano fatto ipotizzare che fosse rimasto poco o nulla dell’Antica via Appia. Il prosieguo dei lavori ha invece riportato alla luce un tratto dell’antica arteria, piuttosto ampio e molto ben conservato. In accordo con la Soprintendenza è stato quindi deciso di valorizzare il rinvenimento, di renderlo fruibile con delle teche non soltanto illustrative ma anche didattiche allo scopo di documentare la rinnovata attenzione alla tutela del patrimonio storico e archeologico italiano. Già il precedente intervento, risalente a circa 20 anni fa, a differenza di quanto… CLICCA qui per continuare a leggere l’articolo.