Formia, Accessi al mare: le precisazioni della Dottoressa Petrone – I nostri servizi sugli accessi al mare nel tratto costiero di Formia stanno suscitando interesse e hanno favorito un dibattito che certamente noi non faremo nulla per spegnere. Vogliamo andare avanti per conoscere tutta la verità sui diritti dei formiani e dei turisti. Il magazine di ottobre tra i vari accessi al mare si è interessato anche sulla via che interessa la famiglia Petrone. Siamo stati contattati dal medico pediatra Ida Petrone che ha desiderato effettuare alcune precisazioni che accogliamo con piacere, abbiamo sempre concesso il diritto di replica a chi lo richiede per giustificati motivi. Spiega il medico Ida Petrone, persona estremamente signorile e cortese: “la nostra villa è stata realizzata a fine ottocento dai miei nonni l’avvocato Pasquale Petrone che aveva sposato una nobildonna siciliana Ida Castelli. I Petrone erano una famiglia stimata e apprezzata in città, Gioacchino Petrone era, ad esempio, Console della Milizia prima dell’ultimo conflitto mondiale. Il terreno di proprietà si estendeva verso il mare ed era coltivato a carciofi ma il mare ha eroso la nostra proprietà e la distanza si è ridotta su quel tratto, per fortuna siamo ad un livello superiore rispetto alla spiaggia. Inoltre originariamente la villa Petrone era circondata da aranceti sino a quando non si è curata una lottizzazione vendendo i terreni confinanti.

Formia, Accessi al mare: le precisazioni della Dottoressa Petrone – Nel frattempo il nostro caseggiato è stato utilizzato come struttura alberghiera “Villa Ida” sino al 1983. Raffaele Capolino inserisce la nostra abitazione tra le dimore storiche”. Perché dottoressa queste precisazioni? “Desidero evidenziare – sottolinea – che noi (io non sono l’unica intestataria) non abbiamo costruito in modo abusivo, come altri hanno realizzato nel territorio comunale di Formia. D’altronde i formiani non amano la loro città e le loro spiagge, preferiscono frequentare quelle alla moda, su quelle di Formia centro vanno bagnanti non residenti. Da noi non vi è possibilità di parcheggiare l’auto. E sono ben poche le persone interessate ad accedere. L’elenco del 2001 non cita vari accessi al mare”. Si fa riferimento a quello del Fagiano Palace Hotel o del Villaggio Don Bosco ai tempi dei salesiani. Sorriso sul Mare partecipa alle concessioni per offrire ai suoi pazienti la fruizione della spiaggia libera attigua. Ben poche famiglie le frequentano. Le spiagge libere vengono assegnate a noleggio a base d’asta da 2.700 euro. Con l’epidemia del covid il Comune ha inserito con la sottoscrizione della relativa concessione l’impegno alla presenza di bagnini di salvataggio. Vi sono, comunque, ville sulla spiaggia. E parimenti situazioni assurde di accesso, ci hanno segnalato – ad esempio – la sbarra che insiste all’altezza della Caserma dei Carabinieri. Approfondiremo.

Formia, Accessi al mare: le precisazioni della Dottoressa Petrone – Chi scrive è un ambientalista convinto, presidente regionale di Italia Nostra e vuole alla fine di questa inchiesta fornire ai formiani la conoscenza dei loro diritti di accedere liberamente e pacificamente alla loro spiaggia, senza essere coinvolti in situazioni spiacevoli.