Paolo Mazza con il Sindaco Paola Villa

È impossibile ignorare ulteriormente quanto sia difficile per gli automobilisti accedere a Formia o per recarsi in città o semplicemente per attraversarla per altre destinazioni, direzione Roma. Vi sono orari “canonici” nei quali il traffico è completamente congestionato

Il semaforo al CONI

e la percorrenza non è tollerabile. Formia diventa un imbuto dall’altezza dell’impianto CONI e Grande Albergo Miramare almeno sino alla rotonda che consente, tra l’altro, a sinistra l’ingresso al porto commerciale e a destra al centro cittadino. Gli ambientalisti di Italia Nostra hanno analizzato con attenzione la situazione – differente per fasce orario – e ritengono corretto rivolgere alcune riflessioni al sindaco Paola Villa e in particolare a Paolo Mazza, assessore comunale all’Urbanistica, Patrimonio e Demanio Marittimo.

La rotonda dei Carabinieri in un momento di pausa veicolare

È opportuno che il semaforo dinanzi alla Chiesa del Villaggio Don Bosco sia attivo h24? Le attività oratoriali e parrocchiali che lo splendido don Mariano Salpinone porta avanti non si tengono di mattina nei giorni feriali. Perché penalizzare inutilmente gli automobilisti? E ancora il semaforo dinanzi al CONI può essere necessario realmente soltanto per l’attraversamento pedonale con la chiamata a richiesta ma non attivo h24. E arriviamo alle vie che interessano in particolare questo servizio: Via Giuseppe Verdi e Via San Giulio. Attualmente si consente che poco prima della

Via San Giulio

rotonda antistante la caserma dei Carabinieri si possa scendere a senso unico da Via San Giulio immettendosi sulla via nazionale Appia. In alcune ore è una fila inarrestabile di macchine delle quali i conducenti ignorano lo stop disegnato sul manto stradale solo “pro forma” e giocano sul convincimento che gli altri “si dovranno fermare” per forza per evitare il tamponamento e forzano l’ingresso sull’Appia. In tal modo l’ultimo tratto prima della rotonda diventa un tormentone per coloro che non hanno scelto la scorciatoia ma hanno preferito percorrere la nazionale.

Il semaforo sito in zona Don Bosco

Cosa si può fare? Bisogna rendere Via San Giulio senso unico a salire dall’Appia in modo che sia strada di scorrimento per il traffico dei residenti nella strada stessa e di coloro che debbono disimpegnarsi dall’Appia verso il quartiere retrostante. E per accedere alla stessa Appia? Andrebbe utilizzata Via Giuseppe Verdi con senso unico a scendere e qui – decisamente – un impianto semaforico costante che disciplini il traffico tra coloro che provengono dal quartiere retrostante e coloro che stanno utilizzando l’Appia. D’altronde lo stesso spazio consentirebbe una maggiore manovra e di evitare il rischio costante di tamponamento tra coloro che vogliono immettersi dalle strade laterali e coloro che pazientemente in fila non vogliono “cedere” posizioni ai nuovi venuti.

Semaforo in Via Giuseppe Verdi

Caro assessore Paolo Mazza si può fare qualcosa? Vi sono molti cittadini del Golfo residenti nei territori a sud di Formia che rinunziano a recarsi in città per i tempi di percorrenza. Da tempo si è rinunziato, ad esempio, a recarsi a Cassino per gli innumerevoli limiti di velocità collocati “a tradimento” sulla superstrada, deve ora accadere addirittura per il territorio che chi scrive ama definire “Città del Golfo”? Il nostro Magazine è a disposizione dei lettori. Fateci conoscere il vostro pensiero al riguardo, formulate proposte, le riporteremo all’amministrazione comunale. Anche tramite il nostro quotidiano on line Tuttogolfo le diffonderemo e ne faremo occasione di dibattito e di confronto cittadino. Scriveteci, cestineremo soltanto quelle anonime.

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ORA E’ IL MOMENTO DI PARLARE DEL TRAFFICO FORMIANO