Blatte volanti a Roma: il Comune rassicura, ma intensifica le disinfestazioni – L’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, chiarisce la situazione: “Non esistono evidenze scientifiche che confermino un’invasione. La Periplaneta americana, spesso erroneamente definita ‘blatta volante’, è presente a Roma da almeno due decenni”. Oltre a questa specie – riconoscibile per le sue dimensioni importanti e per la capacità di compiere brevi planate – si registrano da anni anche la blatta orientalis e la blattella germanica, altre specie comuni in ambiente urbano. La blatta americana, originaria dell’Africa e diffusasi a livello globale, può destare particolare fastidio per la sua abilità nel muoversi rapidamente e, talvolta, nel compiere brevi voli. Tuttavia, non è una novità né un pericolo imminente, anche se la sua presenza può aumentare in estate.
“La percezione di un aumento – spiega ancora Alfonsi – è legata a fattori climatici: il progressivo innalzamento delle temperature favorisce il ciclo riproduttivo di questi insetti”. E infatti, in alcune aree della città, la loro presenza è diventata più evidente nelle ultime settimane. Intanto, il Comune non resta a guardare. Sono già partite operazioni straordinarie di disinfestazione in diversi quartieri. Gli interventi hanno toccato Casal Bertone, Pietralata e Ostia Nord, con proseguimento a Malafede, Madonnetta, Torrino, Torpignattara, Centocelle, Tor Sapienza, Magliana, Villa Carpegna e Gregorio VII. Il piano prevede un totale di circa 8.500 punti di trattamento, tra tombini e caditoie, dove vengono applicati prodotti specifici per contrastare la proliferazione degli insetti.
Insetti urbani: conoscere la blatta americana
La Periplaneta americana è una delle blatte più comuni e resistenti in ambiente urbano. Di colore marrone-rossastro, può raggiungere i 5 centimetri di lunghezza. Le sue ali, più sviluppate nei maschi, permettono voli brevi, spesso usati in situazioni di minaccia o per spostarsi rapidamente. Questi insetti sono onnivori e si nutrono di qualunque materiale organico in decomposizione, con una spiccata predilezione per sostanze zuccherine e fermentate. Hanno un ciclo vitale rapido: una femmina può deporre fino a 14 capsule (ooteche), ognuna contenente fino a 16 uova. Le condizioni ideali di sviluppo – temperatura elevata e alta umidità – fanno sì che in alcuni ambienti possano riprodursi in modo massiccio.
Benché raramente si trovino all’interno delle abitazioni, in situazioni di forte infestazione o dopo piogge abbondanti, possono risalire dalle reti fognarie. Le colonie più grandi si formano in ambienti umidi e riparati, come tombini, cantine, magazzini alimentari e persino sottotetti.
Blatte volanti – Rischi sanitari e strategie di contenimento
Anche se non mordono né pungono, le blatte rappresentano un rischio indiretto per la salute umana: agendo da vettori meccanici, possono trasportare batteri patogeni sulle zampe e diffondere agenti contaminanti tramite deiezioni o rigurgiti. Inoltre, il loro odore è sgradevole e le particelle del loro corpo possono provocare reazioni allergiche. Per combattere efficacemente l’infestazione, oggi si preferiscono le esche alimentari trattate con insetticidi a lento rilascio, che sfruttano il comportamento sociale delle blatte (come lo scambio di cibo tra individui) per estendere l’effetto mortale all’intera colonia.
Roma non è assediata da blatte volanti, ma come molte grandi città deve convivere con specie adattate all’ambiente urbano. Il Comune è al lavoro per contenere la loro diffusione, ma invita i cittadini a non cadere preda di allarmismi infondati. La corretta informazione è il primo passo per affrontare con consapevolezza un fenomeno ciclico, amplificato da condizioni climatiche sempre più favorevoli.