La Città di Gaeta dispone di un “Banco Alimentare”. Questa mattina la firma dell’affidamento in convenzione del servizio gratuito rivolto alle fasce fragili della comunità. Presso i locali in Salita Iella (confiscati alla criminalità organizzata ai sensi del D.Lgs 159/2011 e trasferiti al patrimonio del Comune per finalità istituzionali o sociali), nel cuore di via Indipendenza, sarà operativa una struttura gestita dall’Associazione “Elpis”, presieduta da Rossella Schirru, in convenzione con il “Banco Alimentare” del Lazio.

“Prosegue con impegno – commenta il Sindaco Cosmo Mitrano – l’azione amministrativa finalizzataa sostenere iniziative e progetti inerenti le politiche del Welfare attraverso un sistema integrato di interventi e servizi sociali in grado di garantire livelli essenziali di assistenza uniformi su tutto il territorio cittadino. Da oggi – aggiunge il primo cittadino – il territorio potrà beneficiare dei servizi offerti dal «Banco Alimentare», attraverso un’organizzazione che agisce con l’intento di promuovere e favorire il recupero delle eccedenze alimentari e la redistribuzione alle strutture periferiche, con un programma di aiuti alimentari destinati alle persone in condizione di indigenza che risiedono a Gaeta e nelle città limitrofe. Andiamo così a fornire risposte dal punto di vista organizzativo efficaci ed efficienti rispetto all’urgenza dei bisogni espressi e alle risorse disponibili. Siamo certi che il «Banco Alimentare» diverrà un punto di riferimento importante che, attraverso le sue varie articolazioni periferiche, riuscirà, soprattutto in questo frangente storico, a dare risposte concrete alla città di Gaeta ma anche tutte le città del comprensorio del Lazio meridionale”.

“In questo momento storico – aggiunge la delegata al welfare Lucia Maltempo – caratterizzato dal contagio da Covid-19, molte famiglie indigenti hanno subìto un ulteriore disagio a causa dell’accentuarsi della crisi economica. Durante questi mesi, come Amministrazione, abbiamo implementato le risorse economiche destinate al sociale con l’intento di rafforzare misure ed iniziative a sostegno di coloro che stanno subendo maggiormente la crisi socio-sanitaria”.