Arrestati dallo speciale nucleo anti droga del gruppo di Formia della Guardia di Finanza in occasione di un posto di blocco sulla via per Castelforte perché sospettati di aver posseduto sino a pochi minuti prima 400 grammi tra cocaina e crack. In libertà dopo alcune ore su decisione del Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce che non ha convalidato l’arresto operato in precedenza per la mancanza della flagranza del reato. Scalpore e sconcerto ha creato a Minturno la vicenda di cui sono stati protagonisti la notte del 31 ottobre G. S, residente a Minturno; L. I, titolare di una cooperativa che ha gestito la scorsa estate un tratto di spiaggia libera sul lungomare di Scauri e la moglie di quest’ultimo, M. P. Il terzetto veniva arrestato con un’accusa tutta da verificare, di aver gettato – alla vista dei militari – dal finestrino dell’auto in corsa su cui si trovava un barattolo che solo in seguito si è scoperto contenere le due sostanze stupefacenti. Al momento del controllo i tre non sono stati trovati in possesso della droga e la mancata convalida dell’arresto per il legale difensore, l’avvocato Bembo, è stata la conseguenza di un “clamoroso errore giudiziario”.