Domenica 11 agosto si è spenta la professoressa in congedo di storia e filosofia del Liceo Classico Statale di Formia all’età di settantanove anni. Il coniuge Aldo Di Cuffa, con il quale condivideva gli ideali politici, l’aveva anticipata tre anni fa. Viveva a Gianola assistita amorevolmente da alcune badanti. Gli ultimi tre giorni non si era alzata dal letto, in precedenza non si era mai allettata. Era la premessa alla sua dipartita.

Laica per eccellenza ha avuto esequie religiose nella Chiesa di Santa Teresa, nel cuore del centro storico formiano. Doveva tenere le esequie Mons. Antonio Punzo, suo amico personale, ma le condizioni fisiche hanno impedito la sua presenza. Ha provveduto il parroco don Carlo Lembo. Erano presenti l’ex sindaco Sandro Bartolomeo che la scelse come assessore alla cultura, l’ex assessore Giovanna Grimaldi Di Biasio, per l’attuale amministrazione Paola Mazza. Affido pezzi di memoria a Paola Villa, Myriam Spaziani, Antonio Forte, Ketty Caraffa. Il sindaco in carica Paola Villa ha scritto: “Se riusciamo ad argomentare qualche pensiero filosofico lo dobbiamo a lei, se il “signor Villari” per diversi anni è diventato uno di famiglia lo dobbiamo a lei, se alcuni di noi la ritenevano una di parte, troppo di parte, lei diceva “prima o poi sarete chiamati a scegliere, perché il mondo degli ignavi è senza libertà ed intelligenza”. Buon viaggio professoressa Lombardi e grazie, veramente grazie di cuore”. Myriam Spaziani ricorda: “Conoscevo Mariangela quando ancora non era sposata. I suoi genitori avevano un negozio di sartoria vicino a casa mia, in Via Vitruvio a Formia. Lei aveva una sorella a cui era molto legata e che ci ha lasciato anni fa. Era piuttosto timida, piccolina di statura e lo sguardo intelligente. Spesso mi sono chiesta quanto si sentisse sola, nonostante i suoi studenti e la militanza politica. E mi rispondevo che si, era evidente, Mariangela non si sentiva troppo compresa dagli altri e mano mano di quel senso di estraneità aveva fatto un valore per se, il suo essere diversa e la sua intelligenza intrisa di riflessioni sul senso della vita, la conoscenza, l’imperativo morale e il significato della bellezza. Riposa in pace.” Il professore Antonio Forte, presidente dell’associazione teatrale “Il Setaccio” di Maranola, democristiano doc, da parte sua ricorda: “Addio Prof. Lombardi. Eravamo di due mondi opposti, per lunghi anni anche contrapposti: Lei comunista di ferro, io democristiano d’acciaio. Ma ci rispettavamo. Lei apprezzava il mio impegno socio/culturale, io rispettavo il suo impegno istituzionale, quale assessore alla cultura, che seppe valorizzare nel rispetto di tutte le associazioni culturali che diversamente operano nell’intero comune di Formia. La incontrai alcuni anni fa, alla fermata della corriera, nei pressi della villa comunale. Ci salutammo cordialmente e la elogiai per il documentatissimo saggio su Antonio Gramsci a Formia che aveva pubblicato su internet. Volli riferirle di una notizia che ignorava, ma che io avevo scoperto in quel tempo che stavo approntando il mio lavoro teatrale su Don Benedetto Ruggero, parroco di Maranola, ma già vice della parrocchia di Castelleone, il quale aveva come perpetua una vecchietta, Gertrude, che era stata inserviente alla Clinica Cusumano, dove era stato ospite Antonio Gramsci, paziente detenuto dal regime fascista. Le rivelai che la nostra perpetua aveva raccontato, che aveva spesso favorito il recluso, rischiando di essere licenziata, e questi prima di partire alla volta di Roma (1936?) le regalò una canna da pesca. La professoressa di storia e filosofia al Liceo Classico di Formia, si mostrò molto interessata e mi promise che avremmo approfondito l’argomento, ma avvicinandosi l’ora del bus ci salutammo non prima di averci scambiati i numeri telefonici. Avrei voluto accompagnarla con la mia auto, ma garbatamente si rifiutò. In seguito cercai di contattarla, ma il telefono risultava sempre irraggiungibile. RIP prof. Mariangela, i tantissimi alunni che hai educato certamente ti ricorderanno con rimpianto”. La giornalista Ketty Caraffa da parte sua scrive: “Una grande. La ricordo da piccola, con la mia famiglia. Un vero pezzo di storia, di valori e di memoria. Conosciuta poi ancora meglio nel PRC – Partito di Rifondazione Comunista – per cui ho fatto l’ufficio stampa a Milano”. La prof. aveva anche fondato un’associazione culturale dal nome significativo “Agorà”, il luogo dove la comunità degli Elleni si confrontava. Da parte mia posso solo dire che le testate giornalistiche Tuttogolfo e Golfo e Dintorni si uniscono al cordoglio generale. Era una combattente. Piccola di statura ma grande per i suoi valori mai in vendita. Io ordinato della Chiesa Cattolica e lei agnostica se non atea ci rispettavamo, nel comune amore per questa splendida terra che si chiama Golfo di Gaeta.