Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Aprilia, durante un servizio di controllo del territorio e di
contrasto ai traffici illeciti, nonché a seguito di preliminare e autonoma attività info-investigativa, hanno fermato
lungo la via Nettunense un furgone, insospettiti da una brusca e repentina inversione di marcia effettuata dal
conducente una volta notata la pattuglia e dall’andatura irregolare e pericolosa assunta successivamente.
Dopo un breve inseguimento, all’atto del fermo, il conducente, un cittadino italiano originario di Roma, veniva
identificato e sin da subito manifestava un atteggiamento di celato nervosismo.


L’inconsueto comportamento induceva i finanzieri ad eseguire un’ispezione del veicolo, durante la quale
venivano rinvenuti, accuratamente e abilmente occultati nel vano di carico del furgone sotto dei teli di plastica e
del materiale da ferramenta, n. 123 “panetti” avvolti in buste di cellophane trasparente termosaldate, contenenti
sostanza stupefacente di tipo marijuana, pari a complessivi circa kg. 135.
Alla luce del quadro indiziario emerso, sentita l’A.G. di Latina, competente per territorio, veniva disposta per il
fermato la misura dell’arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze
stupefacenti, in violazione dell’art. 73, comma 1, del D.P.R. 309/90; sono stati pertanto sottoposti a sequestro la
sostanza stupefacente, l’autoveicolo, risultato poi essere oggetto di noleggio, e tre telefoni smartphone rinvenuti
in uso all’arrestato.

Dai preliminari riscontri, il quantitativo di droga sequestrato, verosimilmente destinato a rifornire le piazze di
spaccio della Capitale e dell’area pontina, avrebbe consentito il confezionamento per la vendita al dettaglio di
oltre 27.000 dosi, fruttando un guadagno, quale provento illecito, di oltre 1 milione di euro.
Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Latina ha convalidato l’arresto operato dai finanzieri,
tuttavia preme evidenziare che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori
acquisiti in fase di indagini preliminari, e che in attesa di giudizio definitivo sussiste la presunzione di innocenza.
L’intervento delle Fiamme Gialle sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo, che si pone a
tutela dell’intera collettività, scendendo in campo in prima linea nel contrastare fenomeni di particolare allarme
sociale e pericolosità per la sicurezza pubblica come il traffico illecito di sostanze stupefacenti.