Formia, Don Carlo Lembo: nuovo parroco di Santi Lorenzo e Giovanni Battista – Domenica 6 novembre alle ore 18.30 presso la chiesa di Santi Lorenzo e Giovanni Battista in Formia l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari presiederà la Messa per l’ingresso del nuovo parroco don Carlo Lembo.

Formia, Don Carlo Lembo: nuovo parroco di Santi Lorenzo e Giovanni Battista – Don Carlo Lembo è nato nel 1974 ed è sacerdote dal 1999. Ha conseguito la licenza in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico nel 2003 e il dottorato in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana nel 2021. Nel corso degli anni ha svolto diversi incarichi in diocesi: parroco di Santa Maria Infante e Pulcherini a Minturno, direttore dell’ufficio scuola e IRC, segretario particolare dell’arcivescovo D’Onorio, vicario foraneo di Formia, incaricato del servizio diocesano per l’edilizia di culto.

Formia, Don Carlo Lembo: nuovo parroco di Santi Lorenzo e Giovanni Battista Dal 2003 è docente di sacra scrittura presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni e dal 2013 è vicario episcopale per la pastorale. Attualmente è membro del consiglio presbiterale, membro del consiglio pastorale diocesano, assistente unitario dell’Azione Cattolica di Gaeta e assistente della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. Inoltre, resta parroco della Madonna del Carmine e di Santa Teresa d’Avila in Formia.

ARTICOLO CORRELATO – Formia: c’era una volta la notte di San Giovanni vista e vissuta da Maranola: La notte di San Giovanni da Maranola vista dal professore Antonio Forte, storico e scrittore teatrale. E’ un maranolese doc innamorato del suo paese e ci dona un altro ricordo legato questa volta alla festività di San Giovanni Battista, ricordiamoci che una volta Maranola comune autonomo giungeva sino al mare. Racconta: “Il 23 giugno, la notte che precede la nascita di San Giovanni Battista, è da sempre considerata una notte magica, durante la quale si celebrano riti propiziatori e purificatori.

La magia è legata al solstizio d’estate, che segna l’inizio della nuova bella stagione.

Il solstizio d’estate cade nel giorno più lungo dell’anno e in questo periodo la natura giunge al massimo splendore.

Nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti.

”Questo è quanto si può trovare con una ricerca accurata su internet oggi, mentre da bambino, era mio nonno Luca che mi raccontava dei prodigi della notte di San Giovanni.

Anche noi maranolesi, eravamo alquanto devoti al Battista.

Si scendeva da Maranola a piedi, per andare ad assistere il giorno della festività, alla Chiesa del Rione Mola, alla celebrazione del sacro rito per il santo precursore dell’avvento del Messia.

La processione, i fuochi a Mare, e tutto quanto nel tempo si è  consolidato, anche se oggi con le restrizioni anticovid, non tutto si è potuto riprendere dall’antica tradizione.

Ma quello che particolarmente ricordo, era la discesa a Mola, la notte della vigilia di San Giovanni, e si aspettava la mezzanotte, per immergere i piedi nudi nell’acqua della darsena, nei pressi della Torre di Mola, là dove un tempo, c’era la chiesetta dedicata appunto a San Giovanni, prima ancora che venisse costruita quella nuova ,molto più grande, che ora fa bella mostra di sé a poche centinaia di metri e che è diventato il luogo di riferimento della stessa Parrocchia con canonica annessa.

Non so di preciso se immergere i piedi per alcuni minuti in quell’acqua del formianum, recitando alcuni pater, ave, gloria, veramente guarisse reumatismi o altri malanni. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.