I nonni, quelli che vuoi o non vuoi ti hanno dato, lasciato, regalato, messo in tasca e molte volte messo nello stomaco qualcosa.
I nonni si festeggiano poco e si ricordano ancora meno. I miei nonni, nonno Antonio e nonna Ninetta, vivono sempre con me, in realtà sono io che vivo con loro, vivo nella loro casa che proprio in questi giorni compie 100 anni! La casa in realtà era già esistente quando fu ricostruita, nel 1923, era una specie di capanna datata 1864 che faceva da dépendance all’enorme casa di fronte “Villa Cicchelli” di reali fattezze e proprietà. I miei nonni la comprarono nel 1945, subito dopo la fine della guerra, con i soldi ricavati dalla vendita del sapone che nonna Ninetta faceva con l’olio di sansa che nonno Antonio andava recuperando, con i soldi dei lavori di muratore che nonno Antonio andava facendo ovunque. I soldi messi da parte in una scatola di latta, di quelle belle, di quelle dei biscotti morbidi e burrosi che si comprano per le grandi occasioni.
La casa fu pagata 210mila lire, una casa da ricostruire, un po’ distrutta da una bomba che l’aveva presa di striscio, senza il bagno, ma con un giardino immenso, tanti glicini, una piccola fontana ed un pozzo per l’acqua. Nonna Ninetta aveva visto il valore di ogni singolo particolare e ne aveva capito le potenzialità. E così che è nato “Villino Antonietta”, da cui nonna Ninetta ci traeva sostanza e finanze, vendeva di tutto, dalle uova delle sue principesche galline, al prezzemolo, ai carciofi e i fagiolini, ai cachi morbidi e dolci tanto apprezzati dai suoi vicini. Nonna Ninetta trasformava ogni frutto della sua terra in merce di scambio per comprare il cemento, i mattoni e la pozzolana per nonno Antonio che con le sue mani e la sua arte rifaceva la casa, che tutto era fuorché nuova e abitabile. Oggi, come ogni anno, come ogni compleanno, onomastico e ricorrenza c’è da festeggiare e ringraziare Ninetta e Antonio che hanno saputo dare, lasciare, regalare, mettere in tasca e mettere nello stomaco a tanti, figlie, nipoti e tanti altri! Un abbraccio ovunque voi siate a piantare fagiolini, a raccogliere le uova a impastare il cemento, ovunque voi siate. (racconto della nipote Paola Villa consigliere comunale, già sindaco del Comune di Formia).