I sottoscritti, n.q. di Consiglieri comunali della Lega,

PREMESSO

  1. che, già da circa un mese, Le hanno posto una serie di interrogativi e di rilievi circa la gestione e le attività poste in essere dalla Formia Rifiuti Zero;
  1. che, ad oggi, nel prendere atto dell’errore da Lei riconosciuto nella delibera predisposta, hanno ricevuto delle risposte assolutamente inconferenti rispetto ai quesiti richiesti;
  2. che sicuramente ciò è dovuto all’erroneità nella formulazione dei quesiti o a propri limiti nel comprenderne le risposte;
  3. che, tuttavia, è di primario interesse comprendere alcuni meccanismi con cui l’Amministrazione regola le attività della propria partecipata. Ciò soprattutto in funzione dei notevoli importi che i cittadini di Formia continuano a versare sotto forma di Tari, quest’anno addirittura aumentata;
  4. che, pertanto, si ritiene importantissimo riformulare gli stessi con maggiore precisione, auspicando la stessa nelle risposte senza con ciò voler pensare che qualcuno gliele scriva….;

tutto ciò premesso,

INTERROGANO URGENTEMENTE

la S.V. Ill.ma per sapere:

  1. visto che Ella nella risposta cita i verbali di assemblee del 21.12 e del 25.01.2019, le rappresentiamo sommessamente che, al di là delle Sue ripetute congratulazioni per il lavoro svolto dall’A.U. e soprattutto della sua anomala proroga fino a tutto il bilancio 2019, nulla è dato rinvenire in ordine alle “criticità” emerse ed alle motivazioni dei cambiamenti nelle procedure. A questo punto siamo costretti a chiederLe: in quali commissioni consiliari si sia discusso delle modifiche? In quali sedi istituzionali si sia almeno discusso l’indirizzo circa la proroga dell’A.U.? Perché, in spregio ad ogni norma di trasparenza e di buona amministrazione, si sia decisa una proroga di un A.U. scaduto? Perché tale proroga non sia stata limitata all’approvazione del bilancio 2018, ma addirittura a quello 2019? Quando si pensa, coerentemente con i più sani principi di trasparenza, di porre fine all’ennesima proroga ed indire finalmente un bando per la selezione del nuovo A.U. che il Comune certamente vorrà porre in essere? Perché, se nel verbale del 21.12.2018 si è accertato un utile, si è ritenuto di vessare ulteriormente i cittadini di Formia aumentando il prelievo Tari? Quale sia stato a consuntivo il costo lordo nel 2016, 2017 e 2018 per la Società Comunale dell’Amministratore Unico, Raphael Rossi, ovviamente comprensivo di ogni rimborso di qualsiasi natura allo stesso versato? Attraverso quali criteri e quali verifiche venga assegnata la quota variabile della retribuzione.
  2. Perché se dal 2016 l’Amministrazione Bartolomeo ha svolto il proprio compito, senza particolari problemi, evitando il costoso onere di Direttore Generale, la Sua Amministrazione ha avvertito la necessità di tale nomina con il risultato di farla pagare ai cittadini di Formia anche attraverso un aumento della Tari? Perché tale importante decisione di nomina di un DG, per ragioni di opportunità e trasparenza, non è transitata nelle sedi istituzionali dove sarebbe stato possibile un controllo preventivo, ad esempio privilegiando un profilo manageriale che avrebbe consentito di lavorare sul contenimento dei costi? Se alla luce della difficile situazione economica cittadina ritiene ancora opportuna tale nomina, ovvero un più saggio ripensamento evitando una parte dell’aumento che poi pagherebbero i cittadini?
  3. quale sia l’importo che in contabilità risulta ufficialmente impegnato nella spesa per il nuovo Direttore Generale? Ad oggi, al netto della spesa minima di Euro 63.000, non si è ancora in grado di sapere la spesa massima che, viceversa, risulta tassativa per una corretta tenuta dei conti e soprattutto per una trasparente gestione delle risorse finanziarie che devo essere certe ab origine! Quindi, visto che lo cita lei, il PEF 2019 quale importo prevede per la spesa complessiva del nuovo Direttore Generale e, soprattutto, in quale parte del PEF è rintracciabile tale voce, allo stato non rintracciata? Come faccia, come da lei sostenuto, il PEF 2019 a non sostenere alcuna spesa aggiuntiva per tale figura se nell’esercizio 2018 la stessa non c’era?
  4. Come si faccia a “concordare l’impegno di spesa alla stipula del contratto” se, per normale gestione di finanza pubblica, quando si prevede una spesa la stessa deve essere certa al momento in cui si decide di effettuarla con il bando? Come si fa a “concordare l’impegno alla stipula del contratto” se a monte non ci sono delle somme vincolate? E Qualora ci fossero, a quanto ammontano?
  5. nel prendere atto che non ci ha risposto, riproponiamo la domanda n.5, in questo caso già estremamente chiara in partenza: si può sapere quali siano i parametri bizzarri della “effettiva esperienza e delle caratteristiche del candidato” che farebbero addirittura lievitare la retribuzione? Fino a quanto lieviterebbe la stessa? Per doverosa chiarezza e trasparenza non ritiene doveroso esplicitare tali criteri in sede di bando, anche per evitare antipatiche maldicenze nel momento in cui si valutano tali criteri ballerini solo quando già si è a conoscenza di chi concorre?
  6. preso atto che non avete voluto ascoltare il consiglio di sospendere un bando che fa acqua da tutte le parti, ai sensi dell’art. 13 ritenete comunque il numero delle domande fin qui pervenute pervenute “sufficiente”…..?
  7. anche su tale qusito siamo costretti a chiederLe nuovamente, sperando in una risposta, in cosa consista la procedura comparativa prevista per legge trattandosi di una società pubblica? Ovvero che titolo avrà chi svolgerà le prove? Come verrà garantita la parità di trattamento (p.es: estrazione delle domande, griglie di ammissione, valutazione differenziata, etc.)?
  8. allega nella risposta un verbale della commissione per il controllo analogo che non c’entra nulla, ma non rispondete alla domanda principale: il controllo analogo ha vagliato tale eccelso bando? E soprattutto, lo ha ritenuto legittimo? Trattandosi di tanti soldi pubblici avremmo ritenuto di si ma, stando alla risposta, riteniamo che non sia così e la cosa ci preoccupa molto …….

Infine, anche con riguardo alla precedente interrogazione sempre circa la Formia Rifiuti Zero (verso cui siamo costretti ad evidenziare una certa leggerezza… e poca trasparenza), con particolare riferimento al Piano Industriale presentato dobbiamo rilevare una totale assenza di risposte concrete ai nostri quesiti che, pertanto, siamo costretti a riproporre con qualche aggiunta emersa negli ultimi giorni:

  1. il piano presentato rispetta il DPR 158/99 con particolare riferimento all’allegato 1 necessario per la verifica dei canoni di Chiarezza, Verità e Correttezza?
  2. In ordine al parco automezzi, è chiaro che i costi di gestione diminuiscano se abbiamo una flotta nuova, tuttavia l’analisi costi/benefici si fa nel complesso…! A questo punto le chiediamo: qual è il costo che sosteneva la società tra noleggio e gestione del parco prima degli acquisti e qual è il costo che sostiene oggi tra pagamento dei ratei per i nuovi mezzi e gestione degli stessi? E soprattutto Le risulta, come risulta a noi, che vi siano dei mezzi non utilizzati perché non riparati e che quindi “contengono” il costo di gestione?
  3. Certificate che la raccolta differenziata sotto la Vs. amministrazione è in diminuzione! Come mai? Possibile che crediate veramente che i cittadini abbiano cominciato ad abbandonare i rifiuti indifferenziati sotto la Sua amministrazione, mentre con l’Amministrazione Bartolomeo erano tutti educatissimi? Inoltre tale giustificazione è risibile nella misura in cui è fatto notorio che il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti segna una parabola decrescente con il passare del tempo (perché il cittadino comincia a prendere dimestichezza con il nuovo sistema), mentre nel caso di Formia stareste ipotizzando che improvvisamente i cittadini siano diventati tutto d’un tratto sporcaccioni? Avete idea di che quantitativi maggiori si tratti per arrivare ad un 2% di differenza?
  4. A pag. 10 del piano Industriale vi sono i quantitativi dei rifiuti differenziati, ma non i ricavi dalla vendita degli stessi. Si può sapere quanto la Formia Rifiuti Zero abbia ricavato da quelle vendite? Perché dobbiamo aspettare “non oltre aprile” quando il dato lo avete da circa due mesi e mezzo?
  5. Sempre per la dovuta trasparenza, dove possiamo rintracciare la voce relativa ai conferimenti per il Comune di Ventotene all’interno del Piano Industriale della Formia Rifiuti Zero? E, conseguentemente, come viene contabilizzato tale importo all’interno del nostro bilancio comunale (anche ai fini della determinazione della tariffa)? Alla luce di ciò, la voce nel Bilancio alla missione 9, programma 3 e relativa al PEG Igiene Urbana €. 8.033,431 è coerente con il Piano Industriale in oggetto?
  6. In cosa consistono dettagliatamente oltre mezzo milione per “Spese Generali” (Euro 530.000,00!!!) per una società che ha abbondantemente superato la fase di start-up? E soprattutto, all’interno di tali voci, con quali criteri di trasparenza si assegnano gli incarichi e si effettuano le spese (consulenti, professionisti, fornitori, etc.)? Tutte le società pubbliche dovrebbero avere un regolamento, delle procedure e degli albi, la Formia Rifiuti Zero ha tutto ciò? Il socio di maggioranza ha dato indirizzi in questa direzione? La recente commissione per la Customer Satisfaction 2019, al di là dell’importo, ha attinto da un albo dei fornitori, da una graduatoria del mercato pubblico, da un avviso ad hoc?
  7. di conoscere le spese relative alla manutenzione del parco mezzi, a chi è stato affidato e se è ancora in funzione la annunciata officina interna che avrebbe dovuto portare a risparmi ingenti sui cosi della manutenzione

Certi che la chiarezza dei quesiti non potrà più ingenerare dubbi circa le risposte, si rimane in attesa delle stesse.

Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli