Formia, Malasanità: La storia di un settantenne di Formia – La sanità pubblica è malata e non si trova modo di vaccinarla in modo che superi la sua condizione di permanente stato comatoso. Un nostro affezionato lettore di Formia ci racconta la sua odissea: “Sono un settantenne diabetico e il 12 maggio mi hanno fissato la visita di controllo per il 14 novembre, a sei mesi di distanza. Oggi 26 settembre mi reco presso il centro di prenotazione dell’Ospedale Mons. Luigi Di Liegro di Gaeta poiché precedentemente al Dono Svizzero di Formia mi avevano fatto presente che le prenotazioni si debbono fare necessariamente a Gaeta.

Formia, Malasanità: La storia di un settantenne di Formia – Ma dopo un’ora di fila, nonostante sia stata scelto un orario di bassa frequenza, lo sportellista mi ha comunicato che il Centro Diabetologico è chiuso per assenza di personale e, quindi, bisogna attendere che riapra e solo dopo sarà possibile depositare le prenotazioni. Un grave disservizio, un danno per la salute di coloro che sono malati. Assurdo che gli sportelli di prenotazione di Minturno, di Formia e di Gaeta non siano in rete tra di loro. E non finisce qui. Il 15 settembre, come richiesto dal mio medico curante, mi reco a prenotare un elettrocardiogramma e lo fissano al 28 giugno 2023, un’attesa di ben nove mesi. Poi a pagamento, invece, si aprono tutte le porte. Che tristezza”.

Formia, Malasanità: La storia di un settantenne di Formia – Chi scrive si augura che i presenti nella stanza dei bottoni dell’ASL di Latina leggano questa segnalazione e qualcuno di loro arrossisca per la vergogna. Per inciso la stanza dei bottoni è una frase coniata nel 1962 da Pietro Nenni, leader dei socialisti italiani. Sono trascorsi sessanta anni e le stanze dei bottoni funzionano ancora egregiamente. Loro!      

Formia, Carenza di dispositivi per Colonscopia: la nota della ASL Latina – L’unità di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva del DEA di I e II livello garantisce alla cittadinanza
pontina la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’apparato gastroenterico, in elezione ed
in regime di emergenza/urgenza con competenza e efficienza, grazie a una dotazione tecnologica
adeguata e una elevata professionalità degli operatori. La Direzione Generale dell’azienda, infatti, proprio per la strategicità del settore, ha intrapreso,
nell’ultimo anno un processo di riorganizzazione con miglioramento e implementazione dei servizi
resi al cittadino. Sono stati acquistati 5 gastroscopi, 4 colonscopi e 3 colonne endoscopiche dedicate
allo screening, trasferite 2 unità infermieristiche e reclutata di una nuova unità dirigenziale, cosi da
assicurare una sempre maggiore efficienza e accessibilità alle prestazioni, particolarmente nell’ambito
dello screening di II livello. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.