Pedemontana, l’ora della verità: o si procede oculati o è inutile sperperare ancora altri fiumi di denaro pubblico – C.I.S.A.F. per il Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia ( C.I.S.A.F. ) Gaetano Quercia già assessore alla viabilità – Gaetano Merenna già consigliere comunale scrivono A s.e. illustrissima dr. Maurizio Falco n. q. di Prefetto di Latina, Al Presidente della Regione Lazio on. Francesco Rocca, Al Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli, Alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, Al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – Sezione III, Al Ministero delle infrastrutture e trasporti – Controlli di Sicurezza, All’ing. Paolo Nardocci n. q. responsabile Anas R.U.P “Tangenziale di Formia”, Al sen. Claudio Fazzone,

Al sen. Nicola Calandrini, Al sen. Claudio Durigon, All’on. Giovanna Miele, All’on. Sara Kelany, All’ ass. reg. Elena Palazzo, Al cons. reg. Orlando Tripodi, Al cons. reg. Cosmo Mitrano, Al cons. reg. Enrico Tiero, Al cons. reg. Vittorio Sambucci, Al cons. reg. Salvatore La Penna, Al già on. Raffaele Trano, Agli organi d’informazione “LA CHIMERA PEDEMONTANA: ORA BASTA SPERPERI!!” La Pedemontana, ovvero, come da ammiccante genialata, “ la tangenziale di Formia ” rischia di continuare ad essere un pozzo senza fine di sperpero di denaro pubblico. Già al

2019, infatti, senza peraltro risalire alle spese sostenute per progetti ed espropri ai tempi della giunta Badaloni, erano stati inutilmente bruciati 3,74 milioni di euro, di cui 2,4 milioni liquidati alla Regione Lazio per le attività di progettazione e per oltre 1,34 milioni all’ATI per indagini, prove e monitoraggi! tutto naturalmente senza che mai fosse stata posta neanche una pietra… Ma come non fosse bastato tanto, l’Anas in data 22 giugno 2023 è nuovamente ripartita “a razzo” con l’approvazione di un Piano di Fattibilità tecnica economica, di cui s’ignorano i sottostanti costi; tanto, poi, senza nemmeno aver tenuto in debita e minima considerazione i rilievi formulati dal Comune di Formia, dalla Provincia di Latina e dal nostro Comitato per l’incolumità stradale dei cittadini di Formia. E dire che si trattava di tutti rilievi

sostanziali afferenti gli sbocchi del tracciato, da un lato con una cervellotica entrata a Pietra Erta, zona limitrofa al nuovo erigendo ospedale, e dall’altro con un’improponibile uscita alla tomba di Cicerone, zona di altissimo interesse archeologico e già oggi fortemente congestionata dal traffico! Per di più questo piano di fattibilità approvato, tanto così alla meno peggio, è stato prescelto dalla selezione di ben 20 progetti (sic!); pertanto, alla luce dei legittimi rilievi mossi, resta forte il convincimento che Formia sia stata studiata, forse, troppo in cartolina… Essendo ormai già quasi trascorso un anno dall’incarico Anas per la progettazione definitiva, è troppo chiedere contezza dei nuovi costi e dei

biblici tempi per la sua approvazione definitiva?? Quanti anni dovranno ancora passare per avere il definitivo pronunciamento della Sovraintendenza dei beni archeologici sull’esecuzione delle indagini preventive richieste già dal 2022, elaborate di concerto in data 8 maggio 2023 ed aggiudicate da Anas con gara, a seguito della quale le” attività in campo sono in avvio” ancora a maggio 2024?? E di poi, quando il progetto definitivo ottempererà, come promesso dal gennaio 2023 da Anas, alla richiesta di revisione progettuale con recepimento delle ulteriori osservazioni e prescrizioni del Consiglio Superiore dei LL.PP.??

Pedemontana tra rimpalli e ritardi

E, di fronte a questi ritardi, ha ancora senso chiedersi anche dei tempi per il parere che il Ministero delle Infrastrutture dovrà esprimere sul progetto definitivo per i controlli della sicurezza stradale e delle successive procedure per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche? In conclusione, a fronte di questi mirabolanti tempi biblici, fra rimpalli e ritardi, per ottemperare alle normative vigenti, a cosa potrebbe ancora servire una Conferenza di Servizi Decisoria a fronte dei continui insediamenti urbanistici? Una ciliegina finale merita, poi, l’ultimo aggiornamento sul costo dell’opera lievitato a ben 532milioni di euro, anche se è doveroso ringraziare il già onorevole Trano, il presidente Stefanelli e il consigliere regionale Mitrano che, nonostante le sue

inascoltate sollecitazioni al sen. Fazzone e al presidente Rocca per reperire gli ulteriori fondi di Euro 453milioni a fronte dei 79milioni di euro già in cassa, restano gli unici politici che realmente hanno a cuore le problematiche di tutta la rete viaria del sud Pontino. In conclusione, dopo tutte le preoccupanti notazioni svolte in tema di tempi e di costi, a sommesso avviso di questo Comitato l’unico, risolutivo passo da compiere sarebbe quello di inserire quest’opera nel novero delle prossime opere da commissariare, come già felicemente operato per altre importanti opere nazionali già commissariate in regione. Il commissariamento dell’opera potrebbe risultare, infatti, l’unico passo dirimente di

fronte a questa conclamata lentezza burocratica e politica, passo necessario per dare una finale accelerazione al Progetto Definitivo in modo tale da portarlo in fase esecutiva. Siamo, cioè, giunti all’ora della verità: o si procede a vista con rigoroso impegno amministrativo e politico o è inutile sperperare ancora altri fiumi di denaro pubblico! In caso negativo si è dell’avviso che meglio sarebbe dirottare energie e soldi per la realizzazione, quantomeno, di una viabilità “paliativamente” alternativa.

Pedemontana, l’ora della verità: o si procede oculati o è inutile sperperare ancora altri fiumi di denaro pubblico – Nel restare cortesemente in attesa delle richieste contro deduzioni, è, comunque, ferma la volontà di questo Comitato di tutelare l’incolumità dei cittadini vittime dei potenziali incidenti – in passato anche mortali – che potrebbero continuare ad accadere sulle nostre strade cittadine con viabilità nazionale, perseguendo i responsabili dei ritardi, omissioni e sperperi sia anche con circostanziato esposto alla Procura della Repubblica e sia con precisa documentazione alla Corte dei Conti. Temi importanti che meritano una risposta.