Piccola pesca: agevolazioni economiche – Il futuro governo di centro destra alla Regione Lazio sarà in grado di sostenere la piccola pesca intercettando e mettendo a bando i numerosi finanziamenti comunitari per rendere ancor più sostenibile sul piano ambientale questo importantissimo settore dell’economia del litorale laziale e soprattutto per sostenerlo davanti alle nuove sfide e alle drammatiche emergenze del settore.

Piccola pesca: agevolazioni economiche – E’ una garanzia che sottolineano i candidati della Lega Patrizia Fanti e Antonio Di Rocco alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. Le marinerie di Formia, Gaeta, Terracina e, soprattutto, quelle isolane di Ventotene e quella storica e rinomata di Ponza devono da tempo far fronte a costi esorbitanti per quanto riguarda l’acquisto del gasolio, oneri che “incidono notevolmente sui bilanci delle aziende, moltissime a conduzione familiare, e delle cooperative, punto di forza del comparto”. Le molteplici forme di limitazioni ambientali  (fermo pesca, zone di rispetto, piani di gestione) – secondo i candidati Fanti e Di Rocco – devono essere rese compatibili con la sostenibilità  delle attività produttive della piccola pesca portata avanti dalle nostre cooperative e sostenute da interventi di carattere economico a parziale ristoro della categoria. 

Piccola pesca: agevolazioni economiche – I due esponenti della Lega, sottolineando la nuova ed innovativa azione di rilancio del settore operata dal Flag, rimarcano come la Regione debba aiutare gli operatori del settore ad accedere alle previsioni finanziarie contenute nelle diverse Misure Ue  finalizzate ad appoggiare lo sviluppo sostenibile della pesca ma anche il miglioramento funzionale di porti e dei luoghi di sbarco e alla realizzazione di punti per la vendita all’asta del pescato e dei ripari di pesca (art. 43 del Reg.(UE)508/2014).

“Da parte nostra l’impegno è di quello favorire quei comuni sedi di marinerie – aggiungono Fanti e Di Rocco – a rispondere ai bandi  pubblicati con l’intento di favorire ulteriormente la competitività della filiera ittica. Regioni limitrofe hanno finanziato il cambio dei motori per rispettare l’ambiente contribuendo con la concessioni di incentivi  a favore di ciascuna imbarcazione della piccola pesca. Dobbiamo stare vicini agli operatori del settore, armatori ed imbarcati, offrendo loro, in caso dei fermi biologici prolungati, significativi ristori, migliorare la sicurezza del comparto e, laddove è possibile, dare la possibilità alle specie ittiche di riprodursi”.