Formia – Tenta di rapinare il Trony sito al Centro Commerciale Orlandi. Arrestata una formiana di 28 anni – Il 17.11.2023, i militari del N.O.RM. (Sezione Radiomobile) di Formia, hanno arrestato in flagranza di reato una donna cl. 95 residente a Formia, per aver tentato di rapinare l’incasso contenuto nel registratore di cassa del negozio “Trony”, sito all’interno del centro commerciale Orlandi.

La donna, avvalendosi di un coltello da cucina, dopo aver minacciato il direttore  dell’esercizio pubblico  veniva  inizialmente boccata da alcuni commessi che prontamente chiamavano una pattuglia della Compagnia di Formia che giunta sul posto la disarmava traendola in arresto.

Formia – Tenta di rapinare il Trony sito al Centro Commerciale Orlandi. Arrestata una formiana di 28 anni – All’esito della perquisizione personale sono stati rinvenuti il coltello  utilizzato per consumare la rapina ed un  passamontagna. Condotta presso gli uffici della Sezione Radiomobile  la fermata andava in escandescenza tentando di colpire con calci i militari operanti. L’arrestata, assistita dall’Avv. Pasquale Di Gabriele è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia come disposto dall’A.G. di Cassino; domani ci sarà la convalida con il GIP, Dott. Massimo Lo Mastro.

ARTICOLO CORRELATO – Truffato un commerciante di Formia con la “truffa alla nigeriana”. 1600€ chiesti alla vittima. La vicenda – Nella giornata odierna i Carabinieri della Stazione CC di Formia (LT), a seguito di una mirata attività
investigativa scaturita dalla denuncia/querela presentata da un commerciante di Formia, deferivano in
stato di libertà per il reato di sostituzione di persona e frode informatica un cittadino nigeriano cl.90,
asseritamente residente in Calabria. Il predetto era riuscito, attraverso l’invio di una mail artatamente utilizzata per sostituirsi ad un
accreditato fornitore noto alla vittima, a richiedere, per mezzo di un bonifico bancario di euro 1.600, il
saldo di una partita di materiale informatico precedentemente ordinata dalla vittima al vero grossista.
Scoperto il raggiro, gli uomini dell’Arma identificavano dunque il responsabile segnalandolo all’A.G. di
Cassino. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.