Formia, traffico in tilt per una rissa nell’autobus. A Largo Paone Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani e Sanitari del 118 – Nella giornata di ieri intorno le ore 18:00 la città di Formia ha subito un intenso traffico; sia nella direzione Gaeta che nella direzione Minturno la pazienza gli automobilisti è stata messa a dura prova. Il rallentamento delle autovetture è stato causato da un episodio di cronaca che poteva essere evitato. A Largo Paone insistevano diverse volanti di polizia, carabinieri e vigili urbani, mentre un’autombulanza sostava tra le auto nel parcheggio. Un autobus era fermo in strada con una moltitudine di ragazzini nei pressi di Largo Paone. Sembra che il conducente dell’autobus si sia dovuto fermare a causa di una rissa scoppiata al suo interno dove un uomo ha reagito alla provocazione di alcuni ragazzini.

Formia, traffico in tilt per una rissa nell’autobus. A Largo Paone Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani e Sanitari del 118 – E’ vero che le mani non devono mai essere usate a fronte di una provocazione ma è altrettanto vero che manca in molti l’educazione e il rispetto verso il prossimo. A pagarne le conseguenze nella circostanza anche tutti coloro che cercavano di oltrepassare Formia imbottigliati per l’ennesima volta nel traffico cittadino.

ARTICOLO CORRELATO –  La riflessione che “Formia muore di traffico e trascina nel suo abbraccio mortale l’intero sud pontino” ormai è un dato incontrovertibile, quasi una sorta d’ineluttabile destino, talmente acquisito nel comune sentire dei formiani al punto da lasciarli quasi del tutto indifferenti, se non anche sarcastici, per quanto si sentano sfiduciati, disillusi e rassegnati. Ormai si è perso il conto del tributo d’ incidenti (di cui, purtroppo, anche alcuni mortali) che a ritmo quotidiano si verificano sulle dissestate-spesso con veri crateri nell’asfalto- ed insicure strade per scarsa illuminazione, deficitaria segnaletica, insufficiente cura arborea dell’intero sud pontino.

Come pure non si conta più il tempo della qualità della nostra vita dilapidato in mezzo ad un traffico infernale nel centro città, a volte attraversato da tir diretti al Mof o addirittura a Civitavecchia, pur di non pagare il pedaggio.

Che altro aggiungere, poi, per quanto afferisce alla salute di tanti concittadini che a causa del tossico, continuo inquinamento si ritrovano a lottare con gravi, a volte mortali, patologie respiratorie?

E quanto servirebbe, poi, dilungarsi, tanto è scontato, disquisire sui penalizzanti, pesanti danni economici che questa viabilità, così precaria e temporalmente spesso insostenibile, riverbera sul commercio e sul turismo? Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.

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